MINI COUNTRYMAN Un passo verso il futuro fra connessioni e tecnologia

DI PAOLO CICCARONE

C’era una volta una pubblicità che recitava, a proposito di un’acqua minerale, che la scelta fra liscia e gassata era scontata. Adesso con Mini Countryman verrebbe da rispolverare quello slogan per la semplice ragione che in casa BMW-Mini, per la prima SUV di terza generazione costruita interamente in Germania, hanno voluto lasciare la scelta del motore al cliente: infatti oltre al classico motore benzina (ibridizzato con un 48 V elettrico) c’è ancora un gamma un diesel e una versione tutta elettrica. Insomma, sceglila come vuoi ma l’importante che sia Mini.

MOTORI BENZINA IBRIDI DIESEL ED ELETTRICA

Il che non guasta perché le esigenze, seppure di fronte a una vettura versatile, sono diverse e ognuno deve scegliere la propulsione ideale per il proprio stile di vita. Ed ecco Mini descrive i livelli di prestazioni dei suoi motori a benzina per la Countryman con C inteso come confortevole e quindi meno spinto e come modello più potente con la lettera S. Con la Countryman C, il marchio combina un elevato livello di comfort di guida e un ambiente spazioso con un efficiente motore a benzina a 3 cilindri.

 

3 CILINDRI E 170 CV PER COMINCIARE

La JCW è la più potente coi suoi 300 Cv e trasmissione 4WD

Che per inciso se non te lo dicono, non riesci a capire che là sotto ci sono appena tre cilindri visto l’equilibrio raggiunto. Con una potenza di 125 kW (leggi 170 CV per i tradizionalisti), il modello base accelera in 8,3 secondi da 0 a 100 km/h e raggiunge una velocità massima di 212 km/h. Con 280 Nm di coppia e l’efficiente tecnologia TwinPower Turbo. La tecnologia mild hybrid integrata viene utilizzata per recuperare l’energia di frenata e supporta il motore a combustione interna durante le accelerazioni con una potenza di trazione elettrica di 14 kW.

PURE SPORTIVA COL DNA MINI

Per chi invece vuole tanta cavalleria, la versione JCW (John Cooper Works) tira fuori dal 4 cilindri due litri qualcosa come 300 CV abbinati a un cambio automatico e accelerazioni da 0 a 100 in poco più di 5 secondi, senza però perdere molto del comfort di marcia in assetto sport. Parlando invece di design, qui la storia cambia completamente perché a fronte di un insieme classico per Countryman, fra il nuovo frontale e la coda spiovente, che non fa perdere spazio interno, siamo di fronte a un cambiamento radicale di forme e contenuti, evidenziati dai tessuti interni, dalla leva del cambio posta sotto il grande schermo circolare centrale, che ingloba tutte le funzioni necessarie (navigatore, ADAS, connessioni etc).

 

TANTO SPAZIO E MATERIALI SOSTENIBILI

Una ricerca di spazio, con materiali innovativi ben amalgamati e con una pelle sintetica (Vegan Skin come la chiamano) che non fa rimpiangere al tatto quella vera col vantaggio di non sacrificare nessun animale. E poi tantissime altre particolarità, dai colori interni, agli schermi che variano le funzioni, alle telecamere che rendono la visibilità ottima in tutte le circostanze.

PREZZI DA 34.900 EURO FINO A OLTRE 51.000

Di tutto, forse anche di troppo, su una vettura che della originale del 1959 ha solo il nome. Capitolo prezzi: si parte da 34.900 euro per la versione di ingresso e si sale fino a oltre 51.000 per la JCW. La diesel parte da 37.900 e questa è una bella notizia, perché il caro e vecchio motore a gasolio ha ancora tanti estimatori per i bassi consumi ed emissioni e per i tantissimi km di autonomia. E se Mini lo ha inserito ancora in listino, è un buon segno. Per alcuni ovviamente…

QUI LE CARTELLE STAMPA DI MINI COUNTRYMAN

Comunicato__Nuova_MINI_John_Cooper_Works_Countryman

Comunicato_MINI_Countryman_C

GUARDA LA GALLERY

Condividi su: