F.1 MONZA Al via i lavori per 140 giorni col dubbio dei ricorsi

TESTO E FOTO DI PAOLO CICCARONE

Cento giorni per costruirlo, 140 giorni per riqualificarlo. Dopo oltre cento anni i tempi dei lavori all’autodromo di Monza si allungano, e per il tempio della velocità vedere questo andamento al rallentatore, non è certo il miglior biglietto da visita per il terzo impianto più vecchio al mondo dopo Brooklands e Indianapolis. A Monza, alla presenza del ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, del presidente ACI, Angelo Sticchi Damiani, nonché del presidente della  Regione Attilio Fontana e del sindaco di Monza, Paolo Pilotto, i saluti e i convenevoli sono arrivati anche da Londra, dove il presidente e CEO di Liberty Media, Stefano Domenicali, ha sottolineato l’importanza per l’Italia intera, non solo dell’autodromo, affinché il biglietto da visita del GP sia un biglietto valido e presentabile a livello mondiale.

Un avvenimento importante, a fronte di un investimento di 21 milioni di euro, che segna un punto di svolta per l’autodromo ma, nel contempo, lascia la porta aperta a discussioni e dubbi sul futuro. In ballo ci sono due ricorsi della ditta Dromo di Jarno Zaffelli, uno al TAR e uno al Consiglio di Stato affidati al professor Scoca, un luminare amministrativista con un palmares di successi nelle casistiche affrontate, per cui il timore che i 140 giorni possano diluirsi è molto concreto. Domenicali ha ribadito l’importanza di un impianto al passo coi tempi e lo stesso Sticchi Damiani ha ribadito l’importanza dell’Italia a livello mondiale, con la federazione che ospita tutti gli avvenimenti internazionali di rilievo, dalla F.1 con due gare, alla F.E, al Rally e al WEC per citare le gare più importanti.

Nessun altra federazione sportiva può vantare un palmares simile e questo per ribadire l’importanza dell’Italia nel motorsport. Monza resterà chiusa per il tempo necessario e la speranza che questo sia davvero l’inizio di una nuova fase, anche se una certa sensazione al di là dei discorsi ufficiali, lascia un po’ perplessi. Forse l’importanza dei lavori, del blasone dell’impianto e la vetrina internazionale, non hanno lasciato quella serenità necessaria all’evento inaugurale che ha visto un ministro Salvini in gran spolvero quando, finalmente, ha avuto una ruspa tutta per sé per dare il via ufficialmente ai lavori all’autodromo.

“Vogliamo coniugare la storia straordinaria di questo impianto, che ha ospitato le gesta dei campionissimi di tutti i tempi del motorsport mondiale, con la ricerca tecnologica e le soluzioni architettoniche più all’avanguardia, naturalmente nel massimo rispetto del luogo iconico nel quale siamo – ha osservato Sticchi Damiani –. Siamo infatti all’interno del secondo parco recintato in Europa come estensione, un parco vincolato, un tesoro da custodire anche per le generazioni future. All’interno di questo contesto abbiamo progettato e da oggi in avanti lavoreremo per la realizzazione di un progetto ambizioso che avrà come scopo, nel giro di tre anni, quello di completare un restyling significativo dell’Autodromo. L’obiettivo, quello di far sì che il nostro impianto si allinei ai migliori circuiti di tutto il mondo, come qualità dell’offerta fornita, conservando il plus degli oltre cento anni di storia, patrimonio unico dell’Autodromo Nazionale Monza”.

Condividi su: