AMARCORD FABIO MANCINI Il papà delle Ferrari da corsa stradali con Michelotto

DI ENRICO DELL’ONTE

La prima vittoria della Ferrari 458 di AF Corse insieme a Niki Cadei foto dal web

Una carriera sportiva lunga  40 anni che lo ha visto sempre ai vertici delle numerose categorie dove ha gareggiato,con auto anche molto diverse, ma sempre con risultati di prim’ordine. Un percorso sportivo che lo ha visto sempre protagonista sia gareggiando con auto a ruote scoperte, che coperte dalla metà degli anni ’70 fino alla metà degli anni ’10.

Nasce ad Empoli il 6 Agosto del 1958 Fabio Mancini, non risulta nel libro Maledetti & Toscani di Mazzoni e Parigi solamente perchè l’analisi è fatta sui piloti della generazione precedente, altrimenti vi sarebbe menzionato di diritto.

La carriera dell’empolese inizia nel 1974 con una gara  per le vie di Cerreto Guidi con un kart tra le vie del piccolo borgo già presente  nel XIV secolo di epoca granducale, con protezioni di balle di fieno a ridosso dei muri ed angoli delle case.

Il primo successo non tarda ad arrivare e nel 1977 Mancini si laurea Campione Italiano Kart  125 CTG ed è secondo nel 1979 su monoposto nel Campionato Super Ford; collezionando  8 podi durante la stagione.

Il 1980 lo vede tra i protagonisti della Formula Fiat Abarth, categoria cadetta pensata dalla CSAI in sostituzione della Formula Italia e come questa, fungendo da categoria propedeutica alla Formula 3, doveva essere particolarmente economica, le vetture non avevano alcun dispositivo che creasse l’effetto suolo, cosa che si stava imponendo in tutte le categorie superiori, ma neppure alcuna appendice alare, dovendosi i giovani piloti concentrare sull’acquisizione delle conoscenze basilari riguardanti le regolazioni meccaniche dell’assetto.  Si classifica  4. sfiorando  il titolo alla penultima gara.

L’anno successivo lo vede alternarsi  tra il Campionato Italiano e quello Europeo di Formula 3 ottenendo sempre risultati di pregio.

Nel 1982 rientra nella Formula Fiat Abarth dove vince due gare, per poi stabilirsi in pianta stabile in F3 già dall’anno successivo gareggiando nel solo Campionato Italiano. E’ nel 1983 che lo si vede iniziare pure un’altra prestigiosa carriera parallela a quella di pilota di auto da competizione, iniziando a collaudare dalla nascita la neonata Arno, con cui parteciperà nel 1984 al Campionato italiano partendo dalla prima fila 3 volte, sebbene l’auto fosse ancora molto acerba. Il ruolo di collaudatore lo vedrà  impegnato per tutta la sua carriera di pilota, collaudando e deliberando numerose vetture da corsa.

Nel 1986 si piazza 4o nel Campionato Italiano F3. Partecipa vincendo la gara di Silverstone nel Campionato Mondiale Superturismo su una BMW M3 nel 1987.

I tre anni successivi, ovvero 1988-1989 e 1990, lo vedono dividersi tra Formula 3, Turismo e Sport Prototipi e di qui la decisione poi di concentrarsi per il futuro solo con gli Sport-Prototipi. La scelta e’ azzeccata ed ottiene cosi  il titolo di Campione Italiano nel 1992 a bordo di una Osella e di Vicecampione Italiano negli anni 1991 e 1993, prima con una Lucchini -Alfa Romeo e poi con la Osella. Il 1992 lo vede proseguire anche la sua carriera di collaudatore iniziando una stretta collaborazione con il Team Michelotto di Padova con cui nel 1994, in coppia con Massimo Monti,  fermerà l’egemonia Porsche nel Campionato GT a bordo di una Ferrari 348 GTE .

Il 1995 lo vede impegnato al pilotaggio di una Ferrari F40 GTE, sempre gestita dal preparatore padovano, nel Campionato BPR, alfiere del futuro Campionato  FIA GT,  dove ottiene la pole position alla 24 ore di Le Mans.

E’ con una Osella ufficiale che partecipa nel 1996 al campionato IMSA negli Stati Uniti per poi rientrare in Italia la stagione seguente perché chiamato a sviluppare la Tampolli costruita dall’Ing Tomaini con cui l’anno successivo conquista il Campionato Italiano Sport Prototipi.

Il 1997 lo vede anche vittima di un’incidente con la Tampolli al Mugello per cui è costretto a rimanere a riposo, facendo solo qualche gara sporadica e  rientrando cosi l’anno successivo , sempre a bordo della vettura del team di Calenzano, laureandosi Campione Europeo IRS.

Mentre nel 2000 e 2001 partecipa con una Porsche 911 Gt3-R, vincendo a Zeltweg,  al Campionato FIA GT  nei due anni successivi partecipa al Campionato del Mondo Prototipi SR2, la Competizione di categoria piu’ prestigiosa,  ottenendo il secondo posto in Campionato nel 2002 ed il terzo nel 2003. Fino alla stagione 2006 partecipa annualmente a qualche gara dei Campionati GT e Prototipi rispettivamente decidendo poi di ritirarsi dalle competizioni.

Tuttavia non sentendosi ancora appagato dei brillanti risultati ottenuti partecipa nel 2010 al Campionato Italiano GT aggiudicandosi il titolo nella categoria GT Cup alla guida di una Ferrari F430 Challenge della Vittoria Competizioni, in coppia con Marco Mapelli, ed aggiudicandosi pure l’anno successivo il Campionato International Gt Sprint Series in coppia con Niki Cadei, cosi portando al successo per la prima volta la Ferrari 458 Italia GT3 del team AF Corse, per poi ritirarsi definitivamente dalle competizioni.

 Prosegue invece la sua attività di collaudatore per Officina Michelotto,  (successivamente Michelotto Engineering Spa) nello sviluppo e debutto di numerose auto da competizioni come F40 GTE,  Ferrari F430 Challenge , Ferrari FXX come anche Ferrari 360 Gt 2 e la prestigiosa Ferrari 333 solo per citarne alcune, sviluppando pure dal 2021 al 2023 la Dallara stradale. Parallelamente alle carriere di pilota di auto da competizione e collaudatore di quest’ultime Mancini ha avuto, ed ha  tutt’ora, una terza carriera quale istruttore di guida presso il Centro Internazionale di Guida Sicura diretto da  Andrea De Adamich ( successivamente Scuderia De Adamich Spa ) con cui ha iniziato a collaborare sin dal 1990.

A Fiorano per dei test con la rossa

Prima aveva lavorato come istruttore per le Scuole di  Porsche Italia come pure quelle di Volvo e BMW. Mancini ha pure commentato le telecronache delle Competizione DTM e del Ferrari Challenge Italia per l’emittente televisiva SKY.

Un pilota meno conosciuto probabilmente di altri colleghi della sua epoca che hanno gareggiato pure in F1,  ma con una brillante e prestigiosa carriera da vero campione alle spalle  dove si e’ aggiudicato, come visto, numerosi Campionati sia Italiani che Internazionali di diverse auto e categorie a più di 40 anni di distanza tra loro.

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