Test gas di scarico con cavie, De Vita: «Più fake news che informazione, ecco perché»

 

Che i gas di scarico dei motori diesel contengano IPA, cioè idrocarburi polinucleari aromatici, che sono notoriamente cancerogeni, non ci piove. Così come non ci piove che la combustione di tutti i prodotti fossili: carbone, legna, petrolio, non è mai perfettamente completa e quindi produce quantità di IPA tanto maggiore quanto incompleta è la combustione. Il particolato, o PM10, non è altro che il residuo solido (o liquido) della combustione nel quale si annidano, in proporzione dal 2 al 5%, i polinucleari aromatici.

 

Nel 1980 il professor Tanaka, dell’ Università di Kyoto, aveva già dimostrato che nei gas di scarico dei diesel (allora erano quasi tutti motori per veicoli da trasporto pesante o per usi industriali) era presente una quantità di IPA tale da poterli considerare cancerogeni. E aveva portato a termine un esperimento con cavie per dimostrarlo. Ho avuto la possibilità di chiedergli quale fosse il risultato di analoghe prove condotte con i gas di scarico dei motori a benzina. Mi rispose che non si poteva condurre test sottoponendo i ratti a respirare gas dei motori a benzina perché le cavie sarebbero morte dopo pochi minuti per asfissia, non essendo presente ossigeno nello scarico di tali motori. Mentre il diesel è così ricco di ossigeno in eccesso che le prove possono durare molte settimane, mettendo in evidenza il sorgere di patologie tumorali. Infatti, chi vuole suicidarsi non si chiude in garage con un diesel.

 

Continua a leggere…

 

Condividi su: