PEUGEOT 308 GTi By PS, lo schiaffo francese alla Golf

 Paolo Andreucci, 10 volte campione italiano rally ha svezzato 308 Gti sulle strade di Amalfi

 

 

C’era una volta la Golf, la tedesca che era diventata nel tempo una icona per gli stradisti e gli smanettoni. E’ passato il tempo e la tedesca è ancora lì, non solo nella versione GT ma anche nella R, la sorella cattiva. Le cose però sono cambiate da quando Peugeot ha presentato la nuova 308 GTi by PS (Peugeot Sport) che col suo motore benzina 1.6 Thp e 272 cavalli si mette in saccoccia tutti i rivali, a partire proprio dai tedeschi.

 

E lo fa con uno stile elegante, appena accennato nella cattiveria di spoiler, baffetti e bicolore (blu France abbinato a nero perla), con un diffusore posteriore e doppio scarico che la rendono affascinante, irresistibile e pure complice delle scorribande giornaliere. Con i 272 cavalli erogati siamo di fronte al miglior compromesso, con 4,46 Kg per cavallo di potenza, un record per la categoria. Certo non abbiamo i 310 cavalli della Leon Cupra, ma qua siamo di fronte a una berlina che ha un telaio eccezionale, capacità di inserimento in curva da primato e tutti i dispositivi di assistenza alla guida che a 35.720 euro, IVA compresa, ne fanno davvero un oggetto del desiderio realizzabile.

 

CIAO CIAO RIVALI TEDESCHE, 308 LE SUONA DAVVERO!

 

L’egemonia tedesca viene interrotta dallo stile, che non è appesantito come la rivale, dalla qualità percepita degli interni, da una meccanica sofisticata in cui un differenziale Torsen meccanico ha cambiato il modo di intendere quella che era nata come una berlina tranquilla di segmento C e che invece dimostra di avere dei limiti ancora da esplorare. In pista, poi, cambia la musica. Inserimento da sportiva pura (cerchi da 19 pollici, assetto ribassato di 11 millimetri, freni anteriori da 380 mm, camber aumentato nel retro), con un limite alto e tutto da scoprire, la si guida col gas come se fosse una trazione posteriore, la coda che scivola e ti ritrovi in traiettoria pronto a spalancare il gas.

 

Tecnicamente si chiama goduria, da prestazione e sicurezza perché se in pista va così, su strada si dorme fra quattro guanciali. Infatti la controprova arriva anche dalla 308 Gt classica, addirittura migliorata nella meccanica la 2.0 Hdi con un cambio automatico EAT8 che, seppure non velocissimo negli innesti, ne fa una signora macchina con indole sportiva e consumi da utilitaria. Chapeaux, dicono i francesi e di fronte a queste versioni GT della 308 c’è poco da dire. Forse non piace a tutti l’i-cockpit, il volante piccolo e la posizione di guida. Forse non tutti amano lo stile e sul bagagliaio si poteva fare qualcosa di più (vedi Audi A3), ma vuoi mettere che quando vai in giro non è la solita tedesca e le teste si girano lo stesso ad ammirarla?

 

 

CI SONO ANCHE LE SORELLE MINORI

 

La gamma 308 però ha anche molto altro da aggiungere. Ad esempio non è necessario avere per le mani 272 cavalli da spremere fino a 250 all’ora, ma ci si può muovere anche con i motori benzina da 110 cavalli stop and start oppure il classico Hdi 1.6 da 120 cavalli anche se in listino arriva pure il 1.5 da 130, sempre euro 6. Si tratta di un restyling che la Casa francese ha introdotto quest’anno e che ha i punti di forza nelle nuove mascherine e lo spostamento del simbolo del Leone rampante sulla stessa invece che sul cofano come nei modelli precedenti. Cambia anche il colore degli specchietti e altre piccole cose, in fondo la base è buona e da cambiare o aggiornare c’è veramente poco.

 

La mascherina la rende però più facilmente identificabile col resto della gamma Peugeot, anche se a livello personale la versione precedente era più leggera ed elegante pur correndo il rischio, a distanza, di essere scambiata per una Audi A3. Di sicuro 308 rappresenta per Peugeot un modello indovinato, fatto di rifiniture di alto livello (bellissimi i sedili delle versioni sport ma che poi si trovano anche nell’allestimento Allure e via di questo passo) con materiali pregiati (vedi Alcantara), insomma, hanno indovinato la vettura, che nel segmento C rappresenta un punto di riferimento se si vuole concretezza, robustezza, eleganza a prezzi decisamente competitivi.

 

 

Condividi su: