Giorgio Ferro, ingegnere domatore di Cavallini e Tori…

 

Il Team Imperiale ritorna nella sua Romagna dopo la trasferta monzese con il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto; ovvero sicuramente soddisfatti di aver mantenuto la testa della classifica con Venturini e in quella dei team a una sola gara dal termine che in terra spagnola deciderà le sorti di questo combattutissimo campionato GT3, ma anche mezzo vuoto, perché pur avendo per tutta la stagione una delle vetture più performanti ha preso paga sia dal team BMW  T. Teo Martin rivale in campionato ma soprattutto dalla più anzianotta ma gloriosa Lamborghini Gallardo.

 

Il team Satellite Lamborghini capitanata dal nuovo Responsabile Motorsport Giorgio Ferro grazie alla sue immensa esperienza nel motorsport, costruita in tantissimi anni nel gruppo Fiat che lo ha visto sia in F1 con la Ferrari negli anni 90, sia in  Alfa Romeo con il progetto DTM con la vincitrice 155 e nell’italiano e europeo con la 156 e per non farsi mancare nulla anche l’esperienza nei rally con l’Abarth con il progetto Grande Punto S2000, ha dato nuova linfa a un team già altamente performante, portandolo a lottare per il titolo sia nel GT Open che nel trofeo della casa di Sant’Agata Bolognese.

 

Durante il weekend italiano del GT OPEN ho avuto il grande piacere di intervistare Giorgio Ferro,54 anni torinese, da quest’anno responsabile nel Imperiale racing con un curriculum che risuona come un 12 cilindri.

 

Giorgio, può raccontarci com’è nata la sua passione per i motori?

Con lo sguardo che sembrava lo riportasse indietro nel tempo rispondeva semplicemente: in tenera età tra automobiline e sogni.

Sogni diventati realtà e realizzati via via sui banchi di scuola, quando la passione segnava il passo indirizzandolo agli studi di ingegneria meccanica con  indirizzo automobilistico.

Il sentimento è il filo conduttore di tutte le mie scelte.

Portandomi così ad acquisire un bagaglio di esperienze nel motorsport  che spaziano dalla pista ai rally.

 

Alla domanda: con il suo arrivo le prestazioni della vostre auto sono le migliori del Gt open, qual è stato suo tocco magico?

Nessun tocco magico bensì la somma di dettagli, ovvero competenza di tutti i membri del team e una meticolosa organizzazione per far sì che tutto funzioni come gli ingranaggi di un motore.

 

Parlando un po’ della stagione 2017,la domanda nasce spontanea: Arrivati alla gara di casa in testa alla classifica Team e primi e terzi in quella dei piloti, a 4 manches dalla fine..siete pronti a  casa tutto? Cioè: partirete all’attacco o giocherete in difesa?

 

Vista la classifica compatta bisognerà giocare con attenzione ed equilibrio come del resto hanno sempre fatto i nostri piloti.

 

Concludendo cosa vede nel suo futuro prossimo?

Accennando un sorriso mi confida che la sua storia in Lamborghini è solo all’inizio.. ma che ha molti progetti in cantiere tra cui un romanzo..

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