Ferrari a Singapore, ecco come ha recuperato in qualifica

La Ferrari torna in pole position con Sebastian Vettel e in questa resurrezione rossa, dopo la deludente giornata di venerdì, c’è anche la mano di Antonio Giovinazzi, il pilota di Martina Franca che è anche collaudatore della Ferrari. Lo ha detto Vettel dopo aver ottenuto la pole position: “Venerdì è stato un disastro, alcune cose non hanno funzionato, poi in sede a Maranello con Leclerc al simulatore e Giovinazzi nel garage a Singapore, abbiamo trovato la via giusta per stare davanti a tutti. Questa pista è difficile (anche se Vettel ha il record di vittorie sul tracciato, ndr) e il giro molto lungo, facile sbagliare, infatti ho rasato un po’ di muri in giro! Però alla fine ho indovinato due giri di fila quasi perfetti ed è pole, poi in gara tutto dipende dalla partenza e da cosa faranno i miei vicini (allude a Verstappen che gli parte a fianco e Ricciardo subito dietro con l’altra Red Bull) ma non credo che qualcuno voglia rovinarsi la gara alla prima curva…”.

 

Messaggio forte e chiaro per Verstappen che di solito è il più vivace fra i tre…Due giri secchi, uno migliore dell’altro e per Sebastian Vettel è pole position. La 49 della carriera e la quarta della stagione. E quando la Ferrari parte davanti, di solito finisce anche davanti. Chiaro che la speranza è che accada anche qui la stessa cosa e quando Vettel guida in quel modo e parte davanti a tutti, difficile che venga superato, questo lo sanno tutti a partire da Sebastian che è apparso rinfrancato rispetto a sole 24 ore prima in cui pareva annaspare alla ricerca di una soluzione che non si trovava. Invece no, a Maranello hanno raccolto tutti i dati, scartato quello che aveva deluso il primo giorno di prove e hanno rimesso le mani sulla macchina. Riuscendoci.

 

Sconfitta senza appelli la Mercedes, Hamilton è quinto, dietro a Raikkonen con l’altra Ferrari, ma il distacco è abissale, quasi sette decimi dalla Ferrari e peggio ancora Bottas, sesto a un secondo e mezzo dalla rossa. Macchina troppo lunga, 11 centimetri di passo in più si sono sentiti, difficile da sistemare per le curve a gomito di Singapore e il risultato è che le macchine agili (come Ferrari e Red Bull) sono davanti, gli altri indietro. Dopo neanche un giro e mezzo sia Bottas sia Hamilton mangiavano le gomme, impensabile fare una gara intera con quegli assetti impiccati. Per cui la terza fila al momento è il massimo possibile.

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