Appunti di viaggio, GP Ungheria visto da vicino. 1parte

 La vista del nostro…ufficio a Budapest

 

 

Dal divano alla pista, il passo (a volte) è breve. Come funziona una giornata di lavoro nel circo iridato e come funziona dietro le quinte? Proviamo a spiegarvelo in questa serie di appunti di viaggio alla vigilia delle vacanze, così se aveste voglia di entrare a far parte di questo mondo, magari ci ripensate bene quando siete sotto l’ombrellone

Il primo stop è al MEDIA Accreditation, situato di fronte all’ingresso della pista consegna dei documenti, registrazione, firma e ritiro del pass; operazione velocissima fatta da personale celere e gentilissimo.

 

I sistemi di accredito della FIA sono da esempio per molte realtà sportive e si deve dire che lo staff è preparatissimo! Una volta messo al collo il pass, varcato il cancello e passati i famosi tornelli, si passa al secondo step: accesso in sala stampa, altra registrazione, altra firma, consegna dei fascicoli e del materiale personale, assegnazione del posto e finalmente ci si può sedere al proprio tavolo, con vista pitlane, davanti a schermi con immagini e tempi delle monoposto che girano, circondata da pc e persone intente a scrivere e leggere.

 

La colazione (per questa prima tappa) l’abbiamo fatta in casa Pirelli, accogliente, sempre disponibile e gentile con chiunque varchi quella porta; cappuccio, brioche e succo di frutta (il cappuccino italiano non ha rivali, non ci sono storie) il tutto accompagnato dai sorrisi allegri delle ragazze del catering che non possono che mettere di buon umore. Pancia piena e soddisfatta si attraversa il paddock, passando tra i vari motorhome e imbattendosi in volti noti, chi più rilassato e chi meno, chi disponibile a scambiare quattro parole e chi concentrato e di fretta sulle monoposto che stanno girando nelle fp1. Così, il tempo di fare qualche foto e qualche saluto e si torna in sala stampa per la fine delle libere, buttare un occhio sui tempi e riscendere nuovamente. Terzo piano, rampe infinite di scale, di sicuro la palestra non serve quando sei in pista. Ma vedendo da dentro il circus, la fatica passa in secondo piano. Cosa succede adesso? Il seguito alla prossima nota…

 

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