7 maggio, 1967: GP Monaco e l’addio a Lorenzo Bandini

Non sempre F1&Ricorrenze ci porta graditi ricordi, di quando le gare erano più popolarmente sentite e appassionavano i sensi di molti ragazzi oggi uomini maturi, magari un po’ annoiati dalle gare attuali. La ricorrenza odierna, domenica 7 maggio, ci porta a cinquanta anni orsono per la F1 ma, come quello di sei giorni fa e altri nel mese di maggio invero, il ricordo non è di quelli gradevoli. 1967, GP di Monaco: la tragica fine di Lorenzo Bandini.

L’italiano della Ferrari partiva in prima fila, insieme a Jack Brabham, per vincerlo quel GP dove già era salito sul podio, ma non fino al gradino più alto cui tutti tengono tantissimo. Il caso, o il destino, volle che proprio l’olio della monoposto del rivale facesse perdere posizioni alla rossa numero 18, la cui estenuante rimonta nei confronti di chi gli aveva strappato il primo posto, Denis Hulme, unico che lo precedeva a fine gara, si ferma all’82-esimo passaggio sui 100 previsti prima dalla bandiera a scacchi.

 

Un’uscita tremenda, come poteva essere a ogni gara con quelle condizioni di vetture e percorsi: la Ferrari 312 che ad alta velocità in un solo instante sbatte, balza in aria e prende fuoco; la concitazione, i dubbi, la triste conferma quando si placa il fumo nero. Un dramma di cui molto si è già detto, visto e commentato anche costruttivamente, per l’evolversi della sicurezza che al tempo era certo lacunosa.

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