24 ore di Le Mans appunti di viaggio

Più di 1000km ed eccomi qui a portarvi un po’ di magia da questo fantastico luogo colmo di passione.

Bandiere. Bandiere ovunque.. Bandiere di ogni nazione, ma ahimè solo la nostra sventola per l’Italia come il team Cetilar Villorba Corse, è l’unica scuderia che in toto porta i colori italici in questa gara. La Dallara numero 47 categoria LMP2 ci ha regalato il 10° posto assoluto e 8° posto nella categoria Le Mans Series P2.

 

“Purtroppo a Le Mans tu non puoi vincere: è la gara a scegliere chi vincerà”

 

E’ proprio vero che i detti non sbagliano mai e anche per quest’anno è stato lo slogan per lo squadrone Toyota che dopo 10 ore di gara con il calar delle tenebre ha visto scivolare la prima vittoria, ormai inseguita da 32 anni, consegnandola all’incredula Porsche che già dopo le qualifiche sembrava rassegnata a una gara da comprimaria in confronto delle tre giapponesi.

Come sempre è stata l’ennesima gara dalle mille emozioni, come già accennato per la Toyota che ha visto svanire la vittoria in poco meno di trenta minuti, dopo i primi guai ai freni alla Toyota n. 8 di Buemi che l’hanno costretto a una lunghissima sosta che ha penalizzato subito la sua corsa (ironia della sorte è stato l’unico equipaggio nipponico a vedere la bandiera a scacchi) poi kobayashi rimasto in panne con problemi al cambio e il francese Lapierre a causa di una toccata con una Manor hanno condannato lo squadrone nipponico a una sonora sconfitta.

 

Ma anche la Porsche ha avuto i suoi problemi, dopo il ritiro della macchina n°1 al giro 318, la vettura guidata da Bernhard/Bamber/Hartley ha avuto una sosta per più di un ora ai box per dei problemi meccanici che stava per regalarci l’ennesimo colpo di scena visto che hai primi due posti della classifica generale salivano le due Oreca 07 del –team di Jackie Chan (classifica stra-vinta nelle LMP2), ma i meccanici teutonici riuscivano a rimettere in pista la propria vettura che si involva vrso la vittoria recuperando minuti su minuti e facendo scivolare al secondo e al terzo posto della classifica generale le auto della star di Holliwood infliggendo un distacco di appena 27 secondi dopo 24 ore di corsa.

 

Detto del dominio delle Oreca del team di Chan, le LMGTE-PRO non sono state da meno come emozioni una corsa dominata dalle forature che ha condizionato la gara della Corvette n. 63 che dopo una prima sosta per foratura che l’ha costretta a una grande rimonta sino al primo posto un’altra incredibile foratura all’ultimo giro che l’ha relegata all’ultimo gradino del podio cedendo la vittoria alla Aston Martin n.97 che ha preceduto la Ford GT n. 67 del team Chip Ganassi.

Male malissimo le Farrari arrivate in terra francese con altre aspettative che hanno dovuto consolarsi con il quinto posto della vettura n.7 del team AF Corse a causa di una serie di problemi ai pneumatici dovuti alle forature.

 

Per fortuna del Cavallino che nella LMGTE-AM ha monopolizzato il podio con tre 488 GTE ai primi tre posti con la vittoria andata alla n. 84 seguita dalla n. 55 e al terzo post la n. 62.

 

 

 

 

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