La sicurezza stradale si impara in pista con ACI Sara

DI ALESSIA ARTIFONI FOTO VIDEO L.NICOLI

Un esercizio sul controllo della sbandata su fondo viscido

Imparare la sicurezza stradale guidando in pista. Sembrava un paradosso ma dopo aver frequentato un corso di guida sicura presso il centro ACI Sara di Lainate, Milano, si può dire che la pista diventa l’aula privilegiata dove imparare a cavarsi di impaccio. Affrontato il tutto con un po’ di titubanza e incertezza, in fondo abbiamo la patente da anni e credevamo saper guidare (notare il verbo credere…) una volta giunti in “aula” e incontrato la nostra insegnante, la bravissima Alessandra Brena, giovane, dinamica, esperta con un curriculum agonistico di tutto rispetto (ha vinto serie e campionati nazionali), si incomincia il corso con il compilare il modulo alla reception e poi si va subito in aula per la parte teorica del corso.

L’accoglienza alla reception del centro guida sicura di Lainate

DALLA TEORIA ALLA PRATICA

E qui devo dire che è stato tutto davvero molto interessante e coinvolgente, per niente noioso e soprattutto utile. Fin dalle prime note della teoria si sono apprese nozioni interessanti e dei dati sull’incidentalità da lasciare a bocca aperta. Nonostante il positivo andamento registrato negli ultimi quindici anni, i numeri relativi agli incidenti stradali restano drammatici: in Italia nell’anno 2019 si sono verificati 172.183 incidenti con danni a persone che hanno provocato 3.173 morti e 241.384 feriti di cui 17.000 gravi (quello dei feriti gravi è un dato che passa inspiegabilmente in secondo piano), cioè qualcosa come 471 incidenti, 9 morti e quasi 661 feriti al giorno!

GUARDA L’INTERVISTA DI ALESSANDRA BRENA

Raramente gli incidenti sono la conseguenza di una sola causa, ma tutti gli studi sono concordi nell’affermare che le maggiori responsabilità siano da attribuire direttamente al comportamento dell’uomo (circa 90%) mentre le cause riconducibili alla strada, alla circolazione o a difetti dei veicoli si attestano complessivamente attorno al 10%, con la componente umana sempre decisiva (p.es. scarsa manutenzione di strade e veicoli, segnalazioni errate, ecc). Come dire che per quanto le auto siano più sicure e dotate di tutti i dispositivi ultramoderni in fatto di assistenza alla guida, alla fine l’elemento più importante resta l’uomo e il suo comportamento.

L’UOMO AL VOLANTE E’ L’ELEMENTO FONDAMENTALE

E qui entra in gioco la scuola guida sicura di ACI Sara, perché interviene sull’elemento che determina gli incidenti: il comportamento umano al volante. Nel corso della lezione teorica sono stati illustrati alcuni numeri che fanno pensare e anche molto: le scarse attitudini alla guida (attenzione, coordinamento motorio, emotività, riflessi), causano da sole circa il 55% degli incidenti: guida distratta o indecisa (17%), mancato rispetto della segnaletica e delle precedenze (16%), insufficiente distanza di sicurezza (11%), velocità eccessiva (12%).

IMPRUDENZA PRIMA CAUSA DI INCIDENTE

Frenata di emergenza ed evitamento ostacolo un esercizio ostico

Questi dati evidenziano l’insufficiente capacità di adattare la guida alla variabilità del traffico per imprudenza – intesa come sottovalutazione per superficialità o incapacità analitica dei possibili rischi – ignoranza delle leggi naturali, precarie condizioni psico-fisiche del conducente. Circa il 75% degli incidenti stradali avviene tra due o più veicoli, il 10% riguarda l’investimento di pedone e il 9% lo sbandamento. La tipologia più pericolosa è lo scontro frontale (5,2 decessi ogni 100 incidenti), segue la fuoriuscita di strada (4,2/100), l’urto di un ostacolo (3,8), e l’investimento di pedone (2,9 su 100 incidenti). La maggioranza degli incidenti si ha su strada rettilinea (46%), uno su tre presso intersezioni (37%) e il 10% in curva; si segnala che solo nel 10% dei casi vi erano precipitazioni (pioggia o neve) in atto.

ATTENZIONE AGLI ORARI DI PUNTA

La corretta posizione di guida è fondamentale per il controllo del veicolo

Durante l’arco della giornata un primo picco d’incidentalità si ha tra le 8 e le 9 del mattino e un secondo tra le 12 e le 13, mentre la punta massima si registra intorno alle ore 18, quando si cumulano gli effetti dell’aumento della circolazione, della stanchezza da lavoro e della ridotta visibilità. In genere è più pericoloso guidare nei fine settimana, nel periodo estivo e di notte, specie a ridosso dell’alba. La fascia di età in cui si registra il maggior numero di decessi è quella compresa tra i 20 e 24 anni seguita da quella tra i 25 ed i 39 anni.

Nel 70% dei casi le vittime sono i conducenti, nel 15% i passeggeri e ancora nel 15% i pedoni. Fonte ACI Istat, e di fronte a questi numeri il pensiero che una causa di disattenzione possa aumentare le statistiche ed essere noi stessi parte di quei numeri, fa affrontare la parte pratica in pista con uno sguardo diverso.

QUANDO L’AULA E’ UNA PISTA

Come perdere aderenza in curva un esercizio importante

In pista le prove pratiche rendono molto bene l’idea di come si perde il controllo della macchina in una determinata circostanza o in un’altra e così si ha modo di correggere l’errore, capire come intervenire ma, soprattutto, sapere che cosa fare prima che capiti l’imprevisto e qui Alessandra Brena come istruttrice è stata bravissima oltre che preparatissima perché ha messo tutti a proprio agio e ha spiegato tutto in modo chiaro e comprensibile in un contesto organizzato benissimo.

IMPARARE A FRENARE ECCO IL PROBLEMA

Fra gli esercizi pratici, il più ostico è stato la frenata con evitamento dell’ostacolo. L’abitudine al volante non consentiva di affrontare un problema così complesso tutto insieme: infatti o ci si concentrava sulla frenata violenta, cosa che abbiamo scoperto non sappiamo fare! Oppure nel cercare la via di fuga. Perché la soluzione è quella di guardare a testa alta, dopo aver sistemato esattamente la posizione di guida e le mani sul volante (che diamo per scontato ma non è così) la strada libera o il punto di minor impatto. E l’istinto ti porta proprio in quella direzione.

TESTA ALTA E GUARDARE LONTANO

La nostra Alessia con l’istruttrice Alessandra Brena a fine corso

In breve, se la vettura perde aderenza, viene istintivo guardare magari l’albero a bordo strada e inevitabilmente si finirà contro! Invece bisogna sempre guardare là dove si evita l’ostacolo. E’ un esercizio di coordinamento e di riflessi che in pista e con le strutture presenti a Lainate si può fare in piena sicurezza, mentre per strada ci potrebbe essere un bambino che attraversa la strada o un camion che viene contromano. In conclusione, una giornata importante e produttiva, insegnanti preparati, strutture adeguate e la possibilità di passare dal corso base a quello successivo di un altro giorno. Ideale per chi lavora e per i genitori che vogliono la sicurezza dei figli al volante. Assolutamente consigliato e con la voglia precisa di continuare a imparare la sicurezza in pista perché fa sempre bene sapere come affrontare i pericoli della strada. Con un costo di circa 400 euro si impara tantissimo e si risparmia sul primo incidente evitato. Prevenire etc etc, chiaro, no?

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