Pelo e Contropelo: GP del Corno

HERIBERT STOHR

 

Oggi si è corso di sabato ma non è una gara sprint bensì un vero Gran Premio.  Colpa del Ramadin don dan e di un regolamento che impone la pausa minima di 7 giorni tra un GP e il successivo.

Il caso di Christian Horner (trad. corno) ha impegnato i giornalisti più delle prove libere diventando l’argomento principe del week end ma si pensa che sia un mistero come lo è un cesso otturato per un idraulico.

Niente di nuovo, rispetto allo scorso anno, per quanto riguarda le prove ufficiali se non una temperatura più fresca del solito.

Strano come la gomma media, la più usata nelle prove libere, sia poi la mescola scartata da tutti i team per la gara.

Tutti i piloti partono con la mescola morbida facendo intendere che non ci siano strategie tanto diverse anche se si sa in anticipo che la R.B. ha solo un treno di gomme dure per cui dovrà per forza utilizzare un altro set di gomme morbide per il finale della gara. Sorprende l’ultima fila dello schieramento appannaggio delle due Alpine Renault.

 

Pronti via e davanti succede poco tranne Sainz che perde un posto a favore di Perez. Hulkenberg parte male e alla prima curva viene tamponato da Bottas per cui la Haas colpisce Stroll che va in testa coda. Il tedesco si prende qualche insulto da parte del canadese ed è costretto al box per cambiare il musetto e montare gomme dure. Max si avvantaggia, Russell passa Leclerc che ha difficoltà di assetto e Norris passa Alonso. George ci illude che attacchi l’olandese ma torna a girare come quelli che ha dietro. 7° giro Perez passa Charles che fa un errore sempre in curva 10. “La voiture est instable, tu es sûr que c’est la mienne ?” (la macchina è instabile, siete sicuri che sia la mia?) si lamenta il monegasco. Al 10° giro Hamilton passa Alonso per l’8° posto mentre Stroll e Zhou montano le gomme dure. Brivido safety car per un lungo di Sargeant che riparte con calma olimpica. Bandiera verde. 11° giro tocca a Sainz superare Leclerc. Da questo momento c’è la lunga teoria di soste ai box per montare le gomme dure, l’ultimo a farlo è Max al 17° giro.

Perez passa Russell e diventa 2°. Carlos, che dopo la sosta è rientrato dietro al compagno Charles impiega un paio di giri per risuperarlo. Il giro dopo passa Russell così lo spagnolo è a podio. Non ci sono più novità per i sorpassi e dal 20° giro al 41° ci sono le soste ai box per montare un nuovo set ; oltre a Perez e a Max, montano le morbide Ricciardo, Gasly, Hulkenberg. A Lewis riesce un undercut su Piastri e diventa 7° ma sorprende la strategia rinunciataria di Alonso che non combatte con Hamilton e Piastri ma si rassegna ad arrivare dietro di loro montando le gomme dure per ultimo. Difficile la gestione delle gomme da parte di Russell che, dopo un errore in curva 10, viene superato da Leclerc. “I slide like on ice and not like on sand!!” (scivolo come sul ghiaccio e non come sulla sabbia!!) si lamenta George al 46° giro.

In pochi tentano di copiare la traiettoria di Max nella semicurva 9 in presentazione della curva 10 (antipatica per tanti). L’olandese gira più largo e fa più strada, è vero, ma in questo modo si presenta per frenare con la macchina più dritta degli altri ed i pesi ripartiti meglio sulle 4 ruote rispetto alla concorrenza; questo evita il bloccaggio della gomma anteriore interna e la garanzia di andare sempre a corda bene. Ricciardo raggiunge Tsunoda che lotta per superare Magnussen (neanche con DRS aperto riesce), non ci sono punti in palio ma questa staticità convince il team a chiedere al giapponese di cedere il posto all’australiano che monta gomme morbide ma neanche lui riesce a passare il danese e causa rimostranze gentili per radio di Yuki nei confronti del team : 「クソ馬鹿ども、何もわかってないんだよ! (che non è accidenti perbacco diamine!).

 

1° il solito anche nel 2024. 2° Perez, lontano. 3° Sainz vicino al messicano quindi benone. 4° Leclerc, inferiore al compagno e con una scelta diversa di assetto. 5° Russell, illude il team di poter andare a podio ma la realtà è dura. 6° Norris, sempre efficace. 7° Hamilton, nel finale andava più forte del compagno ma lontano dai primi. 8° Piastri, bene ma non benissimo. 9° Alonso, arriva appena davanti al compagno che era ultimo al primo giro dopo il contatto col tedesco Hulk. 10° Stroll, rimonta bene dopo il caos della prima curva. 11° Zhou, bella gara. 12° Magnussen, fa la sua figura. 13° Ricciardo, mi aspettavo di più. 14° Tsunoda, cambia poco la posizione persa, in prova davanti a Daniel. 15° Albon, sembrava veloce poi è finito indietro. 16° Hulkenberg, grande in prova e basta. 17° Ocon, buio pesto. 18° Gasly, idem ma fa un bel tempo con ultimo treno di gomme soft. 19° Bottas, inferiore al compagno ma poi il caos dei meccanici al pit lo fa precipitare. 20° Sargeant, discreta gara con un problema dove ha perso quasi un giro, anche lui fa un buon tempo nel finale con gomme soft.

Mi sembra che il pubblico fosse veramente scarso ma forse qua importa poco.

Max vincerà il 4° mondiale di fila come successo a Vettel? Probabile. Non dimentichiamo che ha il motore Honda, si parla solo della macchina vincente ma mai del motore. Per il secondo posto solita lotta Ferrari, Mercedes e McLaren.

Speriamo di non dover guardare con interesse le gare della Formula E.

Nooooooooo, vi prego.

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