F.1 MONTECARLO STORICO Una occasione da non perdere per chi ama i motori

TESTO E FOTO DI GIUSEPPE MAGNI – FERRERO

C’è una buona partecipazione da parte del pubblico, qui a Montecarlo per la 14esima edizione del fantastico Monaco Grand Prix Historique. Io credo che ad uno spettacolo di questo livello debbano assistere molti, molti più appassionati, soprattutto giovani. I prezzi dei biglietti sono più che abbordabili, ma, soprattutto, è un evento in cui si ha davvero la possibilità di ammirare ed apprezzare l’estrema abilità dei piloti nel tenere in pista le loro monoposto di tutte le epoche, in quella che è una vera e propria arte di equilibrismo, di rapidissimi, fulminei giochi con i volanti, con i vecchi cambi a leva, perennemente in sbandata controllata, spesso sulle 4 ruote, frenate al limite e anche un pochino oltre, insomma, spettacolo vero, spettacolo puro.

Al Monaco Grand Prix Historique viene esaltata, in tutte le categorie, quella che è sempre stata la vera essenza dell’automobilismo da corsa, ci danno dentro tutti, dal primo all’ultimo, in tutte le categorie, compreso quell’Adrian Newey creatore delle ultime, modernissime Formula 1 vincenti, ma che, evidentemente, apprezza anche moltissimo, la guida old style, quella fatta di forza bruta, ma soprattutto di abilità e talento. E, dobbiamo dire che il pluridecorato ingegnere inglese se la cava davvero niente male con la sua Lotus 49B.

Lui, che sta dominando la massima categoria attuale, dove, più che gareggiare, si deve per lo più gestire, soprattutto le gomme, ma anche l’energia della power unit, piuttosto che le power unit stesse, che sono contingentate. Qui nessuno gestisce nulla: partono, spingono come pazzi, rischiando botti anche davvero molto costosi, e vince chi arriva primo, cioè chi ha saputo andare più forte degli altri. E’ il modo antico di intendere le corse in macchina, per nulla sofisticato o condizionato da questa o quella scelta aerodinamica, si va di manico, di piede, di forza nella gamba per frenare ed accelerare, di abilità nelle braccia e nelle mani per governare un bolide impazzito che vorrebbe andare da tutte le parti tranne che dritto.

Divertente, decisamente divertente ed anche esaltante. Sono da ammirare davvero tutti, i protagonisti di questo grande spettacolo, che ci riporta indietro, o, forse, avanti, con l’invito a ritornare alle corse in macchina vere, senza alcuna gestione di nulla, solo con il piede giù. E guai a mollare. Adesso torno in pista, sperando di vedervi magari tutti domani qui, ad assaporare questo profumo di olio bruciato, di pastiglie andate, di immense battaglie, di mani spellate dagli applausi. Ne vale davvero la pena, credetemi.

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