F.1 GP BAHRAIN Doppietta Red Bull ma Alonso sul podio fa sognare dopo la delusione Ferrari

TESTO E FOTO DI PAOLO CICCARONE

SAKHIR – Una gara scontata. Almeno per quanto riguarda il vincitore. Max Verstappen e la sua Red Bull non hanno sbagliato niente e per la squadra anglo austriaca arriva pure la prima doppietta della stagione col secondo posto di Sergio Perez. Archiviato il risultato finale, il resto non è stato per niente scontato. Non lo era il terzo posto di Fernando Alonso con Aston Martin, numero 99 in carriera e quest’anno di sicuro festeggerà il centenario visto la macchina che si ritrova, e la delusione Ferrari.

Sainz quarto ha limitato i danni in gara ma distante dai primi

Carlos Sainz quarto al traguardo ma lontano dai primi ed è andata anche bene che Lewis Hamilton, quinto avesse avuto dei problemi sul finire con le gomme ormai rasate, altrimenti per la rossa di Maranello ci sarebbe stata anche questa beffa oltre al ritiro di Charles Leclerc. Al momento in cui scriviamo non è ancora certa la causa del ritiro e dello spegnimento del motore. Prima della gara, sullo schieramento, gli avevano sostituito tutto il pacco batterie di supporto, nella speranza che le anomalie viste in telemetria dipendessero da queste.

LECLERC KO TECNICO 

Leclerc era terzo quando si è ritirato ma sempre lontano dalle Red Bull

Poi dopo 41 giri il fermo e il problema che lo ha fermato. Batterie o meno, elettronica o meno, non è stata una Ferrari pimpante. Perché il passo gara non c’era rispetto alla Red Bull. Con gomme morbide fresche, dopo 10 giri c’erano già oltre 12 secondi di distacco. La mazzata è arrivata dopo il primo pit stop quando Red Bull ha montato ancora gomme morbide mentre la Ferrari e la maggior parte dei rivali, ha optato per le dure. Segno che Verstappen oltre che avere una macchina ben bilanciata consumava meno le gomme e poteva controllare tutto. A questo punto, con la resa di Leclerc che almeno sperava finire sul podio dopo aver perso la seconda posizione su Perez, il ritiro, Sainz in crisi più lontano dal compagno di squadra e il grande show di Alonso.

Alonso racconta la sua splendida gara

Dapprima ha recuperato dopo una partenza infelice, con una toccata del compagno Stroll che gli ha squilibrato la macchina. Prima ha recuperato sulle Mercedes con sorpassi da applausi con Russell e un duello con Hamilton in cui la vecchia scuola ha mostrato grandi numeri, strappando applausi. A questo punto, con Sainz nel mirino e l’odore del podio, Alonso ha tirato fuori il suo mestiere salendoci e strappando gli applausi più calorosi.

Merito di una Aston Martin che ha definito, durante la gara, “Stupenda da guidare”, frutto del lavoro italiano dell’ingegner Luca Furbatto che ci ha messo del suo l’anno scorso, ma anche del meccanico Fabio Brandelli, trapiantato in Inghilterra al seguito della sua passione. Insomma, c’è dell’Italia nel risultato e la cosa fa piacere.

Red Bull semplicemente perfetta sotto tutti i punti di vista

Come ha fatto piacere rivedere certi duelli corretti, fatti di guida ad alto livello e senza cattiverie o scorrettezze. Merito dei “nonni” della F.1 che hanno consolato chi ama questo sport e pure senza la Ferrari protagonista, sa godersi il momento. Ma tornando alla rossa, la situazione è certamente difficile ma non drammatica. L’anno scorso la partenza fu decisamente migliore, con vittorie e pole position. Quest’anno c’è da risalire. Un problema per Fred Vasseur, ma lo sapeva. Ha ereditato il lavoro altrui e deve gestire la situazione.

C’è la firma dell’ingegner Furbatto nella Aston Martin di Alonso

Non è colpa sua ma deve farsi carico del momento. Perché se una Ferrari dice che ha fermato lo sviluppo a giugno dell’anno scorso, che ha lavorato sul motore per avere affidabilità, che il vero progetto si sarebbe visto quest’anno e poi vedi che c’è un ritiro per il motore, un passo gara peggiore pure di una Aston Martin, con tutto il rispetto, e che le gomme le mangiano peggio dell’anno scorso, la certezza che qualcuno abbia raccontato delle gran balle per salvare faccia e posto, diventa una certezza. Per cui, poche chiacchiere e lavorare. Non ci sono soluzioni.

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