CONTROMANO: MA MELBOURNE NON È LA SVOLTA

RODOLFO INTELISANO

 

Allora? Ancora convinti che nulla è cambiato? Adesso però, non mi cascate nell’eccesso opposto, non fatevi prendere dall’entusiasmo, non lasciatevi troppo trascinare dalle sirene giornalistiche e soprattutto televisive che devono vendere il “prodotto”. E’ stato un episodio, ma gli episodi capitano quando sei più vicino, quando puoi mettere un minimo di pressione ai primi della classe e allora può capitare che anche i primi della classe sbaglino. No, non è la svolta del campionato, al 99,9% saranno ancora Verstappen e ancora Red Bull a vincere il campionato, ma non sarà un dominio schiacciante come quello dello scorso anno, occasionalmente, in base anche alle caratteristiche dei circuiti, Ferrari e anche McLaren potranno dire la loro e ci auguriamo che il campionato 2024 porti anche la prima vittoria per Norris, perché, dopo tanti podi, se la meriterebbe.

Chi invece non si meriterebbe proprio il licenziamento è Carlos Sainz, e qui devo chiedere scusa, perché mi devo ricredere su questo pilota che due anni fa vedevo solo come un valido secondo di Leclerc e scrivevo che Binotto (ma doveva capire…) doveva decidersi a stabilire delle chiare gerarchie in squadra. Con una macchina più adatta al suo stile di guida, spesso e volentieri è davanti a Leclerc e, credetemi, non è cosa da poco, specie in qualifica, perché sul giro secco credo che Leclerc abbia davvero pochi rivali, anche nel confronto con i grandi del passato ma dalla metà della scorsa stagione Sainz, pilota solido in gara, è diventato velocissimo anche in qualifica, vedi le pole dello scorso anno a Monza e a Singapore, in gara dimostra una lucidità e una visione di gara che a volte manca a Leclerc che pecca di eccessiva generosità. Nella gestione degli pneumatici poi, proprio per il motivo appena esposto, Sainz si dimostra più abile di Leclerc e non è allora più un caso che le due ultime vittorie Ferrari siano arrivate da Sainz e non da Leclerc.

Davvero era il caso di lasciarlo andare? Non era forse più opportuno mantenere il lay out esistente? Qualcuno avrà dei ripensamenti ma una cosa è certa: ora è tardi per tornare indietro e questo succede quando si annunciano i contratti con un anno di anticipo, cosa che non smetterò mai di stigmatizzare.
E’ stato un bel Gran Premio, al di là della doppietta Ferrari: nessuna Safety Car e due virtual, accettabili in base alle situazioni, rispetto allo scandalo e al ridicolo dello scorso anno con quattro nuove partenze, forse le proteste sono servite, anche se fa poi tristezza sentire un telecronista che ne capisce di Formula Uno come io posso capirne di ciclismo dire che l’anno scorso “ci siamo divertiti tanto” o imb… è Formula Uno non è autoscontro!

E a proposito di ridicolo e di gente che del motorsport non capisce nulla e non ha un minimo di cultura in materia, qualcuno mi dice chi cavolo è questo commissario Matteo Perini di cui leggo nei commenti e che ha fatto parte del collegio che ha inflitto la pietosa sanzione ad Alonso? Da dove esce? Di quali appoggi e raccomandazioni gode? E se invece mi sbaglio qualcuno, cortesemente, mi fa conoscere il suo curriculum sportivo che lo porta ad essere uno dei commissari ai GP?

Da quanto tempo andiamo ripetendo che il commissario dovrebbe essere unico e sempre e solo un ex pilota, ma non degli anni venti, perché le cose, e anche le corse, cambiano, ma un pilota che si sia ritirato di recente, un Rosberg, un Vettel, tanto per intenderci, per avere una interpretazione competente e univoca? Ma niente, sordi ad ogni contestazione con totale sprezzo del ridicolo come l’odierna sanzione ad Alonso. Nel frattempo, nelle formule minori, assistiamo a vere e proprie manovre killer che non vengono sanzionate o vengono punite con sanzioni ridicole se confrontate con quella applicata ad Alonso.

Perché si sveglino dobbiamo aspettare che qualcuno si faccia male sul serio per poi sentire il coro delle anime belle e le consuete lacrime di coccodrillo? E una FIA sempre più schizofrenica: da una parte infligge sanzioni, come quella ad Alonso in nome della sicurezza, a questo punto, stradale, manco fossimo sulla tangenziale di Milano e poi punisce blandamente manovre, quelle si, pericolosissime e in totale disprezzo della sportività e del rispetto dell’avversario come quelle di Deligny nella Formula 4 a Barcellona o come quella di Tsolov su Dunne nella Formula 3 proprio ieri a Melbourne.

Questi ragazzini pensano di star giocando alla play station, lancio una provocazione: dobbiamo fare macchine meno sicure così forse la paura di farsi male che oggi è totalmente assente, li farebbe riflettere? Ma senza arrivare a questa provocazione, basterebbero delle sanzioni serie per le vere, ribadisco vere, scorrettezze! Mi accorgo di aver posto molte domande, domande che non avranno alcuna risposta. Avanti così.

Condividi su: