TRANSBORGARO 2023, UN SUCCESSO ANNUNCIATO

Testo e foto MARCO FERRERO

 

La 41^ edizione della Transborgaro si chiusa registrando un successo con numeri da record in termini di partecipazione da parte di pubblico, che nei due giorni, tra prove di qualifica e gare, si è assiepato ai bordi del tracciato disegnato da Paolo Caramellino, crossista ben noto al pubblico piemontese, ed ha goduto dello spettacolo che I campioni del cross del passato (anche recente) hanno offerto.

Un successo annunciato, visti i risultati che già l’edizione 2022 aveva registrato, e che facevano presagire il ritorno della Transborgaro ai fasti di un tempo; premiato il lavoro di Bruno Morselli, Marco Magnetti e di tutto il loro staff impegnato affinché la manifestazione si svolgesse nel migliore dei modi, e per certi versi non sarebbe che potuto essere così, stanti alcuni innegabili elementi vincenti dell’evento.

Primo tra tutti, e basilare, la presenza di tanti, veramente tanti, campioni del passato, elemento che già di per se risulta un catalizzatore fondamentale per gli appassionati; se ad un evento di grande tradizione e notorietà si aggiungono i nomi di campioni quali, e citiamo solo i più famosi, perlomeno al grande pubblico, Broc Glover, Franco Picco, Danny Laporte, Chuck Sun, Jeff Stanton, Bader Manneh, Alessio “Chicco” Chiodi, Matteo Bonini, Davide Guarneri, Pierre Karsmarkers, Doug Dubach, lo spettacolo è garantito ed il pubblico accorre.

Secondo punto vincente, il format, che rispetto al passato si è leggermente modificato, allargando la partecipazione, in aggiunta alle gare per i centauri degli anni ’70 – ’80 – ’90, la base portante dell’evento, alle categorie dei piloti degli anni 2000, qualcuno dei quali in azione sino al recente passato, ed ai Sidecarcross ed ai giovanissimi, al loro secondo anno dopo il debutto alla passata edizione.

Quest’ultima categoria sicuramente in ottica di dare alle “nuove leve” la possibilità di misurarsi avendo dei campioni come punto di riferimento e di generare un interesse che porti a questa disciplina nuovi adepti, magari futuri partecipanti alle manifestazioni internazionali di maggior interesse e portata; per quanto relativo ai Sidecarcross un elemento in più di spettacolo da una disciplina più difficile da praticare di quanto non possa sembrare.

Altro elemento vincente, l’ambiente; l’evento è un misto di competizione, ritrovo di vecchi amici, festa di sport, con la possibilità per la gente di girare per i paddock, parlare con i protagonisti, ammirare motociclette del passato che, oltre alle prestazioni, hanno anche mantenuto immutato tutto il loro fascino, ritrovare vecchi amici, insomma, tutti quegli ingredienti tipici di una rimpatriata che si attende per tutto un anno.

Alla fine delle due giornate, quando si tirano i bilanci, non ci può essere che soddisfazione; è vero, tanto lavoro è stato eseguito, ma la soddisfazione di vedere tante facce sorridenti non ha prezzo e compensa tutti gli sforzi fatti; per quanto riguarda cosa è avvenuto sul tracciato, il risultato agonistico non è predominante, non era in fondo quello l’obbiettivo da raggiungere.

Senza retorica alcuna, in questo weekend hanno vinto tutti, perché è con il contributo, piccolo o grande, evidente o nascosto, di tutti che questa manifestazione è stata un successo; un ringraziamento particolare a Bruno e Marco, che hanno fermamente creduto che la Transborgaro potesse risorgere e continuare la sua storia, una storia di cui si attende il prossimo episodio il prossimo anno.

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