LA STORIA DEL FERRARI CHALLENGE NELLE SUE AUTO

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Il Ferrari Challenge, stante il suo debutto agonistico nel 1993, è, probabilmente, la serie monomarca più longeva nel panorama automobilistico mondiale, una serie che ha lanciato nell’automobilismo “che conta” numerosi campioni, ultimo dei quali quel Nicklas Nielsen classe 1997, campione mondiale 2018 e vincitore 2020 nella classe GT del WEC, e ne ha visti altrettanti parteciparvi.

La serie viene corsa in quattro “sottocampionati” continentali, le Serie Europa (dal 1993), Nord America (dal 1994), Asia-Pacific (dal 2011) e United Kingdom (dal 2019); all’interno di ogni area geografica le gare generano quattro classifiche, rispettivamente ed in ordine decrescente a seconda del livello di competitività e di esperienza agonistica, per le classi Pirelli (la Top), Pirelli-Am, Shell, Shell-AM.

La storia del Ferrari Challenge è innanzitutto incarnata in quella delle sue vetture, laddove nel tempo si sono susseguiti modelli sempre più evoluti, sempre più performanti e sempre più competitivi, passando da quelle che nella prima edizione erano di fatto vetture di serie che a fine evento rimettevano la targa per circolare sulle strade di tutti i giorni sino a prototipi da pista che gareggiano, con appena pochi minimi dettagli in più, nelle serie mondiali e continentali più prestigiose.

Per ripercorrere questi quasi 30 anni di storia del Ferrari Challenge si riporta a seguire l’esito di una piccola ricerca eseguita sulle vetture che si sono susseguite, con un piccolo dettaglio tecnico ed un commento descrittivo per ciascuna di esse, una interessante carrellata che evidenzia il concetto di l’evoluzione nel tempo come segue.

– 348 Challenge (1993-1996), motore 8V 90°, cilindrata 3404,70 cc, potenza 320 CV a 7200 giri,

La vettura era una 348 TB o TS fornita di un kit che comprendeva scarichi diretti, sedili in carbonio, roll-bar, assetto ribassato, cerchi da 18″ in magnesio, estintore di bordo e altri particolari per incrementare le prestazioni del motore oltre al supporto tecnico in pista per la partecipazione al campionato, il tutto rimovibile a fine gara per consentire alla vettura di ritornare ad essere “stradale”.

– 355 Challenge (1996-2001), motore 8V 90°, cilindrata 3495,50 cc, potenza 380 CV a 8250 giri,

Rispetto alla vettura da cui originava, la F355 Challenge fu sviluppata sull’impianto di scarico e sulla frizione, mentre il motore non venne modificato. Una curiosità: le “Challenge” non avevano numero di telaio ma solo una speciale sigla e non potevano essere immatricolate per l’utilizzo stradale.

– 360 Challenge (2000-2006), motore 12V 65°, cilindrata 5473,91 cc, potenza 442 CV a 6250 giri,

La 360 Challenge fu prodotta in poco più di 300 esemplari per le gare monomarca e per vari campionati FIA, utilizzando la meccanica di serie, ma con un peso ridotto a 1.170 kg (120 in meno rispetto alla 360 Modena di serie).

– 430 Challenge (2006-2011), motore 8V 90°, cilindrata 4307,68 cc, potenza 490 CV a 8500 giri,

Basata sul modello da strada F430, di cui ha mantenuto il motore, aveva una trasmissione derivata dalle Ferrari di Formula 1, ed offriva un tempo di cambiata di 150 millisecondi; per la Challenge, la quinta e la sesta marcia sono state riviste. La scatola del cambio è stata conservata, mentre il controllo della trazione, sistema che controlla la stabilità ed ABS non sono stati mantenuti. A parte altri interventi, quali su differenziale, sospensioni, freni (in carbonio e composti ceramici più sono resistenti al fading), il sistema di scarico fu aggiornato spostando i tubi di scappamento più in alto nella parte posteriore dell’auto.

– 458 Challenge (2011-2013), motore 8V 90°, cilindrata 4499,00 cc, potenza 570 cv a 9000 giri,

La vettura pesava 100 kg in meno rispetto alla versione stradale, mantenendo invariato il propulsore. Uniche varianti tecniche apportate, la centralina con mappatura leggermente diversa e scarichi più permeabili.

– 458 Challenge EVO (2014-2017), motore 8V 90°, cilindrata 4497,00, potenza 605 CV a 9000 giri,

Durante le Finali Mondiali 2013 disputatesi al Mugello, viene presentata la 458 Challenge Evoluzione, dotata tra l’altro, oltre che di qualche miglioria utile ad incrementare la potenza del motore, di un’aerodinamica che includeva un inedito alettone posteriore, un nuovo splitter anteriore e un fondo vettura ridisegnato. Sotto l’aspetto tecnico inoltre erano state apportate migliorie a freni e sospensioni.

– 488 Challenge (2017-), motore 8V 90° biturbo, cilindrata 3902,00, potenza 670 CV a 8000 giri.

Durante le Finali Mondiali 2017 venne svelata la Ferrari 488 Challenge, dotata di un motore V8 biturbo capace di sviluppare 670 cavalli, in gara nel Ferrari Challenge dal 2018 al posto della 458 Challenge, evolutasi dalle Finali Mondiali 2019 nella 488 Challenge Evo. La 488 presentava numerosi aggiornamenti, in primis l’estetica, disegnata dal Centro Stile Ferrari, oltre a migliorie aerodinamiche che consentivano di migliorare il carico verticale del 50% e ottimizzare il bilanciamento del 30%. Veniva inoltre dotata di nuovi pneumatici sviluppati con Pirelli, nuovi sistemi di controllo elettronici, e un nuovo impianto frenante. Di recente è stata presentata un’ulteriore evoluzione, destinata al WEC ed altre serie, che ha subito un’ulteriore incremento di potenza (fino ad oltre 700 CV).

Una storia meravigliosa, un punto che sarebbe interessante ripetere tra altri 20 o 30 anni per verificare quanto e cosa sarebbe ancora cambiato, un piccolo omaggio a quella che è quasi sicuramente una delle case automobilistiche sportive più importanti e prestigiose del mondo ed a quella che è la serie monomarca più longeva.

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