L'INVIATO SUL DIVANO/Che gioia la festa rossa!

Troppo caldo in questi giorni per stare sul divano a guardare il GP, meglio andare a cercarsi una sdraio in quel di Montecarlo e viverlo di persona. Niente immagine televisive e telecronache (e già questo vale tutto il viaggio a Monaco) solo la passione vista e vissuta dal vivo.

La prima fila tutta Ferrari nelle qualifiche accende il sabato e lo colora di rosso; perché diciamocelo chiaro, nelle tribune di Monaco trovi tanti tifosi Mercedes, RedBull e pure qualche nostalgico Mclaren, ma sono le magliette rosse a farla da padrone.

E non importa se la pole viene fatta dal “bollito” Kimi e non dal fenomeno Vettel, la gioia dei tifosi e in casa Ferrari è tanta e la si sente benissimo. Il fatto poi che Hamilton parta 14° non può che aumentare il sorriso dei ragazzi di Maranello, alle prese finalmente con la possibilità di portare a casa tanti punti pesanti in logica campionato e l’opportunità di vedere le facce grigie di Toto & co.

 

Ed ecco comprensivo l’entusiasmo e la felicità di tutto il pubblico. Sulle barche bandiere del cavallino e musica a far festa, attorno al paddock tifosi elettrizzati alla ricerca di una foto e di una autografo e dentro al paddock, oltre ad una infinità di VIP (a cui, diciamolo chiaramente, non importa quasi nulla della F1, ma sono VIP quindi va bene esserci) le facce contente dei ragazzi rossi, quelle un po’ meno contente di Toto Wolff e della Mercedes, quelle abbastanza contente della Red Bull ( d’altra parte più di così era impossibile fare) ma soprattutto, il sorriso felice di Kimi Raikkonen che addirittura si ferma a fare foto e a scambiare due parole tra un motorhome e l’altro. Roba che da tutti ti aspetti tranne che da Iceman. Che dire, Montecarlo è da sempre una gara anomala!!!

 

Kimi Raikkonen felice…(foto Paiero) 

 

I presupposti per una domenica fantastica ci sono tutti, quindi non resta che concedersi la meritata gioia per la prima fila rossa brindando a La Rascasse; perché per chi non fosse mai stato a Montecarlo per il Gp, va detto che alle 19 in punto la pista si trasforma e dove pochi minuti prima sfrecciavano le macchine, di colpo saltano fuori sedie, tavolini, musica a palla, ragazze immagine che ballano a 2 metri d’altezza, un fiume di gente che invade la pista ed è festa generale. Montecarlo sarà pessima in tanto, ma a livello spettacolo ne offre davvero tanto.

La domenica prende vita presto, sotto un sole stupendo, il pubblico che già dalle 7 del mattino arriva a prendersi posto, tutti i motorhome che piano piano si riempiono e i piloti che arrivano tra le grida dei fans.

Manca poco al semaforo verde, la driver parade, un boccone prima di salire in macchina e i motori si accendono per il giro di schieramento. Quella che fino a poco tempo fa era gioia per la pole ora si trasforma in ansia da gara. Perché si sa, se è vero che a Monaco difficilmente ci sono ribaltoni rispetto allo schieramento di partenza, è anche vero che in un circuito così stretto, basta un attimo per andare a sbattere e a quel punto tutto può cambiare. In bene o in male. Vettel vince il Gp di Monaco e la Ferrari finalmente si riprende il gradino più alto del principato, dopo averlo mancato dal 2001. A completare una vittoria super meritata, il secondo posto di Kimi (la cui faccia sul podio merita una standing ovation), un grandissimo Ricciardo che sale sul podio, una Mercedes quarta, quella di Bottas ovviamente perché Hamilton, dopo un intero weekend di bagordi( e come non capirlo a Montecarlo)non riesce a fare meglio di un settimo posto, e un super Sainz ancora una volta sesto.

 

E a poco servono le polemiche sui complotti o sul fatto che la squadra abbia fatta vincere Sebastian.

Se Kimi fosse stato più forte di Vettel avrebbe vinto. Senza tante storie. E se in Ferrari avessero scelto di favorire Vettel a fonte del poco “gas” dimostrato da Kimi avrebbero comunque fatto bene. I mondiali si vincono anche per la differenza di un punto, regalarne durante l’anno sarebbe davvero sciocco.  Vettel ha dimostrato di avere una marcia in più girando con tempi super nei 3 giri prima del pit stop e guidando benissimo fino alla fine.

Guardare in tv la gioia e i festeggiamenti di un team dal divano è stupendo, ma non c’è nulla di più speciale, per un appassionato, di poterlo vedere con i propri occhi e poterlo vivere sulla propria pelle. “Non puoi spiegare una passione, puoi solo viverla” diceva Enzo Ferrari, beh, aveva proprio ragione.

Il weekend si chiude completamente colorato di rosso, lo stesso rosso delle facce dei vertici Honda dopo il ritiro di Alonso alla 500 Indy, causa motore in fumo(ebbene si, ancora una volta). Lo spagnolo ha saltato il gp del principato per partecipare alla prestigiosa gara di Indianapolis e sebbene la sorte avversa ha chiuso la sua gara a 20 giri dalla fine, si può dire, anzi, gridare che ancora una volta Alonso ha dimostrato di essere un talento unico ed un pilota eccezionale. Un motore indecente nulla leva al valore inestimabile di un pilota come lui!!! Bravo Fernando!

 

 

 

 

 

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