GP Abu Dhabi, Alonso tradito dalla Honda

 

Alonso tradito dalla Honda

Lo ha ammesso a denti stretti, confermando quello che ormai tutti hanno capito da anni: Fernando Alonso si sente tradito dalla Honda. “Ho lasciato la Ferrari attratto dal loro progetto invece abbiamo visto come è finita” ha detto in conferenza stampa. Ma mesi prima ci aveva confidato sconsolato una verità mai confessata prima: “Ero andato a Tokyo, ho visto i progetti e il programma, le attrezzature, il laboratorio e il test, tutto sembrava incredibile, in confronto alla Ferrari era roba da fantascienza, chi avrebbe mai pensato che in tre anni non ne sarebbero usciti?”. Infatti è il grosso dilemma: come fa un colosso come Honda a non essere competitivo dopo tre stagioni? Eppure il motore è interessante, è il più compatto e leggero del lotto, ha un design avveniristico eppure si rompe a ripetizione. Il guaio è che sembra flettere e le torsioni sono tali da scaricarsi su particolari diversi tutte le volte e gli spessori limitati sono molto sensibili alle variazioni di calore, per cui quello che sulla carta era avveniristico, in realtà ha creato molti problemi alla McLaren.

 

NGK smentisce il guasto alla candela Ferrari

Anche se sono passati quasi due mesi, alla NGK non hanno digerito le accuse della Ferrari che in Malesia e Giappone ha accusato problemi tecnici, liquidati con “si è rotta una candela”. Un esponente giapponese della società che fornisce i pezzi alla Ferrari, pur non accusando nessuno, ha dichiarato: “Quando abbiamo saputo che un nostro pezzo si era rotto causando un grosso danno alla Ferrari abbiamo voluto vederci chiaro e abbiamo verificato tutte le candele fornite. Non è emerso nessun problema legato alle nostre forniture, per cui crediamo che il guasto sia ad addebitare ad altri particolari che non costruiamo noi. Le candele erano tutte in ordine e funzionavano bene”. Cosa si sia rotto, non lo dicono nemmeno sotto tortura e in quanto al fatto che nessuno abbia voluto smentire la Ferrari, fa parte della mentalità nipponica, di chi tace, analizza e poi risponde. Dicendo che le candele erano in ordine…Quindi confermano quanto scritto da noi all’epoca, cioè che si era guastato il sensore di umidità dell’iniettore e ha mandato in protezione il motore…

 

DHL, lasciano i responsabili italiani

Colpo di scena ad Abu Dhabi quando si è saputo che Pierluigi Ferrari e Massimo Foroni, i due responsabili della DHL che dal 1984 cura il trasporto del materiale F.1 in giro per il mondo, hanno lasciato improvvisamente la società. Non si conoscono i motivi di contrasto che hanno portato i due ad abbandonare, di sicuro è una grossa perdita per la loro esperienza e conoscenza del settore. La gestione ora è passata totalmente in Inghilterra con personale locale.

 

Sparco premiata alla borsa di Milano

La Sparco, azienda leader nel mondo dell’automotive (fornisce il materiale alla McLaren e ha vinto il mondiale rally con Ogier) è stata premiata alla Borsa di Milano insieme ad altre 11 aziende italiane, nell’ambito della 11ma edizione degli UK-Italy Business Award, dall’Ambasciatrice Britannica e e dal Presidente della Borsa Milano, c’erano anche rappresentanti del mondo della stampa economica inglese al tributo a una azienda piemontese che della ricerca e sviluppo nel motorsport ha saputo allargare gli orizzonti dalla pista alla strada. A ritirare il trofeo l’AD di Sparco il dottor Claudio Pastoris.

 

Ricciardo testimonial a Baku

Il prossimo 28 novembre Daniel Ricciardo sarà a Baku come testimonial della F1 e del GP che l’anno prossimo si disputerà a fine aprile invece che a giugno. Ricciardo sperava di tornare in Australia per una vacanza ma il lavoro lo chiama e visto che Baku gli piace abbinare il ruolo di testimonial per la gara non è un male.

 

La F1 si muove grazie agli italiani della SEO

La sigla, SEO, di solito accompagna le fatture ad indicare salvo errori ed omissioni ma in F.1 sta per Sport Event Organisation ha sede a Londra ma sono due italiane a curare tutto l’aspetto logistico della F.1. Il presidente è Monica Colombelli Head, da anni trasferitasi a Londra da Modena, dove aveva una agenzia di viaggio che operava anche in F.1. Proprio l’esperienza sul campo le è stata utile per gestire e organizzare gli spostamenti del personale ai vari GP. In alcuni casi, vedi Cina, dove nessuno occidentale può guidare, la SEO organizza pulmini e auto con autista per i circa 800-1000 presenti ad ogni gara. E’ un impegno notevole che sul campo viene svolto da Valentina Delfino, che cura praticamente e supera tutte le difficoltà. A parte Ferrari, McLaren e Mercedes, la SEO segue tutte le altre squadre, Pirelli compresa con la quale si è instaurato un rapporto di amicizia col personale della squadra italiana

Automoto.it

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