F.1, GP Silverstone 2017: la nostra analisi [Video]

Il trionfo di Lewis Hamilton nel Gran Premio di Gran Bretagna, con tanto di Grand Chelem, rilancia le quotazioni del pilota britannico in ottica titolo: ora è solo una lunghezza a separare Hamilton da Vettel. Hamilton non ha sbagliato un colpo, a partire dalla pole position di sabato, grazie alla quale si è portato a quota meno uno da Schumacher nella classifica dei polemen più prolifici di tutti i tempi, fino alla condotta di corsa esemplare: nessuno, sul passo gara, è riuscito ad insidiare il tre volte campione del mondo, che, vincendo in Ungheria a fine mese, potrebbe portarsi al comando del mondiale. 

 

Il balzo in avanti di Hamilton è dovuto alla débâcle di Sebastian Vettel, solo settimo. La foratura dello pneumatico anteriore sinistro a pochissimi giri dal termine lo ha fatto precipitare in classifica. Il tedesco, in ogni caso, è apparso spento nel weekend inglese: in qualifica è stato battuto dal compagno di squadra, Raikkonen; in gara, invece, non è riuscito ad avere la meglio su Verstappen nel duello corpo a corpo. La Ferrari è ricorsa all’undercut per permettere a Vettel di sopravanzare l’olandese: una mossa, questa, rivelatasi decisamente controproducente. Complice l’assetto assai aggressivo scelto dai tecnici della Rossa, le sollecitazioni alle gomme sono state fatali per l’anteriore sinistra.

Lo stesso drammatico problema è occorso anche sulla vettura di Kimi Raikkonen: a cedere, nel caso del finlandese, è stata la carcassa. La faccia del pilota finlandese sul podio la diceva tutta sulla sua cocente delusione: dopo un’ottima qualifica e una gara solida, il secondo posto è sfumato all’ultimo secondo per un fattore su cui Raikkonen non aveva controllo. Quantomeno il campione del mondo 2007 è finito comunque sul podio, ma la Ferrari non sorride certo, visto che la Mercedes, grazie ad un’insperata doppietta, allunga con decisione nel mondiale costruttori.

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