F1, GP Italia 2017, Wolff: «Il futuro della F1? I social network»

Quali prospettive vedono i team manager di F.1 sul futuro della categoria e, sopratutto, da dove potranno arriveranno i soldi per garantire l’attuale tenore delle scuderie? Chris Horner, team manager della Red Bull, ha le idee chiare: “Noi abbiamo un marchio molto particolare, fa bibite energetiche, che ha sposato una filosofia di comunicazione in cui la F.1 è al centro, ma siamo presenti anche in altri settori non tradizionali. I soldi delle TV, col pagamento dei diritti, sono stati fondamentali per tutti noi, purtroppo però ai soldi incassati non ha fatto seguito un aumento dell’audience, per cui da un lato dobbiamo dire grazie alle TV a pagamento, che ci hanno dato nuova linfa, dall’altra abbiamo perso visibilità, cosa fondamentale per chi è in F.1 per comunicare”.

 

“Credo che il futuro della F.1 sia internet. I grandi motori di ricerca, i social network, hanno soldi e pubblico sufficiente per darci quello che cerchiamo. Il rischio di una bolla economica, ovvero che i soldi siano solo virtuali? Non credo, Google o Facebook hanno bilanci notevoli e consolidati, la cosa più importante è rendere appetibile il nostro sport e renderlo vendibile, è questa la sfida. E penso anche all’e-commerce, ci sono giganti che stanno crescendo nelle vendite globali, la F.1 è uno sport globale e quindi le due cose devono e possono abbinarsi”.

 

Anche Toto Wolff, presidente di Mercedes AMG, la scuderia che ha vinto gli ultimi tre mondiali, non ha dubbi: “Una volta c’erano gli sponsor delle sigarette, poi siamo passati all’alcool. Oggi, secondo me, gli unici che hanno i soldi per investire negli sport sono le piattaforme internet. Penso a Facebook, che potrebbe trasmettere le immagini delle gare e alle società legate al business mondiale del commercio elettronico”.

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