F1, GP Bahrain 2017: caschi, questione di particolari

Sembrano tutti rotondi e colorati in realtà i caschi usati in F.1 sono molto diversi uno dall’altro per diversi motivi. Ad esempio la calotta, personalizzata per ogni costruttore (dalla Bell alla Stilo e Arai o Shubert per dirne alcuni) e ci sono poi i particolari importanti che passano in galleria del vento senza che nessuno se ne accorga.

Ad esempio la Mercedes ha imposto a Stilo e alla Bell, che forniscono i caschi a Bottas ed Hamilton, una particolare aletta posteriore. Lo spoilerino aggiunto sulla calotta, deve avere una particolare dimensione e forma oltre che una misura imposta dai tecnici che in galleria del vento hanno studiato al millimetro dove e come applicarla.

 

Un altro aspetto importante sono i piccoli spoilerini applicati ai lati della mentoniera e sulla mentoniera stessa. In parte servono ad impedire l’effetto lift (il sollevamento del casco dovuto all’aria che passa nell’abitacolo) in parte per dare comfort e miglior penetrazione aerodinamica alla testa del pilota. Si tratta di particolari fatti in policarbonato che deve essere resistente, non deve flettere ma deve rompersi in caso di urto assorbendo l’energia dell’impatto. Facile a dirsi, meno a realizzarlo ma intanto ci sono riusciti.

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