CONTROVENTO/In pista con orgoglio ricordando Regazzoni

Questa settimana è quella del Gran Premio, qui a Monte-Carlo. I monegaschi si dividono in questa occasione un due grandi categorie, quelli che restano e quelli che se ne vanno. In effetti il Principato a partire da domani in pratica si dimezza. Chiusura del circuito alle 6 di mattina e riapertura alle 19. Il traffico impazzisce. Le linee autobus sono seriamente modificate, le code in città assumono dimensioni importanti.  Ergo, chi non deve restare tende a prendersi una settimana di vacanza ed evitare i significativi inconvenienti che la gara di Formula 1 comporta. Chi resta lo fa per motivi di interesse commerciale, in effetti in questa settimana arriva una quantità di turisti – appassionati incredibile, confrontabile con l’intera popolazione di residenti. E’ come se in Italia nel prossimo week end arrivassero circa sessanta milioni di persone.

 

Non è cosa da poco. Io sono uno di quelli che resta perché sono uno dei 550 “bénévoles” che collaborano all’organizzazione del Gran Premio. Non ci sono solo quelli in tuta gialla od arancio sul circuito, ma ci sono mille attività data la tipologia della manifestazione in questa Nazione/circuito. Io per esempio, ieri e stamattina sono stato con altri colleghi alla Brasca, il parcheggio gigante all’uscita del tunnel dell’autostrada da Nizza per coordinare i camion dei team delle gare di contorno che andavano smistati nei tre paddock predisposti, la F2 al parking dei Pêcheurs, sotto la Rocca, la Porsche Cup al chapiteau de l’Espace Fontvieille, mentre la Formula Renault 2000 andrà al Country Club. Non c’è quindi un paddock unico ed il lavoro di coordinamento per far arrivare poi le vetture da corsa, ordinate in vari convogli al momento giusto deve essere più preciso di un orario ferroviario, giapponese beninteso !

Domani il mio compito è di aiutare in pit lane il coordinamento dei vari convogli.  Questo è tanto per fare un esempio. Senza dimenticare che coordinare 550 Commissari per una settimana intera non è una compito per nulla agevole. Alla fine, per uno come me che ai box, era sempre stato dall’altra parte, ti fa essere orgoglioso di appartenere al famoso Corps del Commisaires de l’Automobile Club de Monaco ! Sarà una sfacchinata, ma molto piacevole.
Questa sera al Théâtre des Variétés in Boulevard Albert 1er alle 19,30 si parla di Clay Regazzoni, anzi guarderemo il film della sua vita. Clay ha abitato a Monaco per molto tempo, dunque qui è ricordato con nostalgia.
La nostalgia che Enzo Ferrari dovette farsi passare al momento della partenza di Clay dalla Scuderia, quando in un momento di rabbia, definì il suo ex pilota “Viveur, danceur, giocatore di football e di tennis e a tempo perso pilota di Formula 1″!

 

 

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