CONTROVENTO/Alfa Romeo in F.1? Fatta così no grazie!

 

Il cosiddetto “ritorno” dell’Alfa Romeo in Formula Uno lo assimilo al rebagging della Chrysler 300 per farle assumere l’allure della Lancia Thema. Una ridicola operazione che ha portato al Signor Marchionne la vendita di (poche) migliaia di vetture, perlopiù acquistate dai Ministeri Italiani. La voglio volutamente dequalificare a questo livello, perché non è niente di più.

 

Si tratta di una operazione maldestra che non condurrà da nessuna parte, tanto meno, sarà foriera di un supporto di immagine e comunicazione della (ex) Casa del Biscione con vetture, quelle stradali, progettate a Modena. Almeno le avessero fatte bene e le vendessero bene, ed invece sono costretti a far ricorso alle flotte, al dumping commerciale, per avere un ritorno minimo dell’investimento.

 

Detto questo, travestire l’operazione Sauber con un ritorno alla Formula 1 mi sembra veramente il punto più basso della parabola della Casa del Portello. Oltre tutto mi sembra un’operazione del tutto inutile. Non critico la Sauber, che fa onestamente il suo mestiere, ma la collocazione del futuro team sarà, ben che vada, in media classifica, quindi con quali ritorni ?

 

Tanto per fare un esempio, una squadra di tutto rispetto, La Force India, quarta quest’anno, dietro le Big 3, e davanti alla Williams, è una illustre sconosciuta al grande pubblico. Mi permetto di osservare che la Sauber è l’ultima del lotto, in decima posizione. Con queste premesse, e con la convinzione che non penso proprio che Marchionne metterà mano al portafoglio per rinforzare economicamente la Sauber, non vedo come tutto ciò si possa rivelare una operazione si successo.

 

L’Alfa non sta bene di suo senza che Marchionne si inventi strategie esotiche per peggiorare la situazione o quanto meno venga messa in situazioni imbarazzanti. Non c’era bisogno di questo coup de theatre! Spero vivamente di sbagliarmi.

 

A bien tot

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