Torna una grande classica la North West 200

REDAZIONE

 

Questa è la settimana che porta al GP Francia della MotoGP ma è anche la settimana della North West 200, la seconda competizione motociclistica più antica al mondo: la gara stradale nordirlandese festeggia i 95 anni di vita poiché la prima edizione si disputò nel lontano 1929.

Soltanto il Tourist Trophy, nato nel 1907, vanta una longevità maggiore tra le due ruote a motore. Rispetto all’evento all’Isola di Man, però alla North West 200 i piloti gareggiano tutti insieme, partendo in griglia, come avviene nei GP disputati nei circuiti permanenti.

Tutte le gare si disputano sul Triangle da 14 km che collega le cittadine di Portrush, Portstewart e Coleraine, con velocità di punta sui 320 km/h nei lunghissimi rettilinei che la caratterizzano inframezzati da staccate mozzafiato, curvoni veloci e Esse lente.

Nove le gare in programma quest’anno: il giovedì sera a dare il via il programma sarà la Superbike alle ore 18.30 italiane, seguita un’ora dopo dalla Supersport e alle 19.15 dalla Superstock. Tutte e tre le gare sono previste sulla distanza di 4 giri.

Sabato invece sono in calendario 6 gare, a partire dalle ore 11: due gare Supertwin, altrettante Superbike, più una Supersport e Superstock con distanze comprese da un minimo di 4 giri ad un massimo di 6 giri.

Così come in pista, anche qui la moto da battere nella Superbike è la Ducati Panigale V4R, con Glenn Irwin grande favorito, complici le doppiette ottenute del 2022 e 2023. L’inglese è peraltro reduce dalla triplice vittoria ottenuta nel week-end ad Oulton Park nel British Superbike.

All’appello mancherà invece il primatista di vittorie (29) Alastair Seeley, che nella vita fa il postino e che non ha trovato un ingaggio. Mancheranno anche gli italiani, complici le ingenti spese di viaggio e le due settimane di intervallo tra la NW200 e il Tourist Trophy che impediscono di effettuare una trasferta unica.

Un peccato considerando che nel 2019 il meccanico bergamasco Stefano Bonetti divenne l’unico non anglofono a vincere una gara alla NW200 in sella alla Paton. Ciò nonostante l’interesse del pubblico italiano, che può assistere gratis alle gare sul sito della BBC, resta altissimo.

Lo dimostra l’enorme successo riscosso dal libro “North West 200 La corsa più bella al mondo” scritto dal giornalista freelance Giovanni Cortinovis: quasi 600 copie vendute in cinque mesi, senza una Casa editrice alle spalle e nemmeno la distribuzione nelle librerie.

Nei 33 capitoli del libro, l’autore racconta la storia degli uomini (pochi professionisti, molti amatori) che l’hanno corsa, intrecciando le vicende di leggende come Carl Fogarty, Joey Dunlop e Mike Hailwood con quelle di piloti meno noti, ma non per questo meno forti.

Nel libro c’è parecchia Italia, a partire dal citato Bonetti (indimenticabile la sua tragicomica prima edizione nel 2005 con un Ducato vetusto), passando per Simona Zaccardi che la corse pochi mesi dopo aver dato alla luce sua figlia, diventando così la mamma più veloce nella storia della NW200.

Oltre a narrare le loro storie il libro contiene una guida di viaggio per quanti, partendo dall’Italia, vorranno assistere in futuro alla NW200. Cortinovis fornisce consigli sugli spostamenti interni con i mezzi pubblici, pubblicando persino gli orari dei pullman, oltre a suggerimenti sulle bellezze naturali e artistiche dell’Irlanda del Nord.

https://www.amazon.it/North-West-corsa-bella-mondo/dp/B0CP6Q48B2

Condividi su: