RICORDANDO SENNA Quella McLaren del 93 ora un modellino da conservare

TESTO E FOTO DI ROCCO GIBILRAS

Tre decenni non sono pochi, eppure, per chi veramente ha vissuto quell’epoca o per chi nutre una passione smisurata verso il mondo della F1, il tempo trascorso da quel terribile week end sembra minimo e parlare di Ayrton e quasi del tutto normale come fosse ancora qui in mezzo a noi. E’ vero di lui manca tutto, il suo sguardo perennemente malinconico , la sua voce flebile , quella sua strana personalità divisa fra compostezza e pacatezza e ,determinazione, forza bruta e dedizione totale, una metamorfosi che avveniva una volta calzato il casco e chiusa la visiera e dopo magari capace di commuoversi una volta toltosi l’elmo di guerra. Questo era Ayrton nel circus della F1 .

Il 21 marzo Ayrton Senna avrebbe compiuto 64 anni e probabilmente sarebbe rimasto sempre, seppur in modo diverso, con un volante e un sedile da giostrare. Difficile credere che una volta appeso il casco al chiodo avrebbe rinunciato all’automobilismo. Era uno che aveva pochi amici e si circondava di pochissimi intimi , ma sapeva distinguersi bene fra tutti , e soprattutto chiunque in quel mondo riconosceva il suo immenso talento anche chi non lo amava e lo invidiava perfino, attaccandolo su ogni fronte ivi compreso l’orientamento sessuale o la sua fede innata verso il vangelo.

La sua stagione più bella ? A mio avviso il 1993, ricordata anche come la stagione di Ayrton Senna a Gettone. Se lo ricorderà bene ancora Ron Dennis perché per il 1993 Ayrton di fatto non firmò un vero contratto di ingaggio con la McLaren ma firmava una liberatoria che gli consentiva di gareggiare week and per week and solo dopo che il milione di dollari venisse accreditato sul suo conto…

Ma il 1993 è anche ricordato per le sue imprese gloriose.

La più famosa di tutte è sicuramente la vittoria al GP di Donington dove in meno di un giro fece 5 sorpassi

sicuramente fra i più belli della sua carriera vincendo davanti ad un pubblico fracido dalla pioggia.Ma  Ayrton quell’anno vinse anche a San Paolo , Montecarlo, Suzuka e Adelaide. Ecco perché la stagione 1993 si può definire la più bella di tutta la sua carriera, perchè dimostrò che in un era dove l’elettronica la faceva da padrone, lui era in grado di fare la differenza anche con un mezzo nettamente inferiore. Oggi che sono trascorsi 31 anni da quella domenica 28 marzo 1993 ho voluto ricordare quell’evento con la riproduzione in scala 1:12 di quella McLaren nettamente inferiore da un punto di vista motoristico ma sicuramente innovativa da un punto di vista tecnologico.

Un auto che poteva vantare di due aspetti fondamentali:  Ayrton e l’elettronica.. Infatti la vettura era uno sviluppo concreto della monoposto del 1992 che malgrado il suo potente 12 cilindri Honda aveva problemi di affidabilità e palesava un netto svantaggio aerodinamico rispetto alle Williams, ma che comunque poteva vantare di una serie di gadget elettronici migliorati sulla mp4/8 del 1993. Tornando al modello, lo stesso è stato da me riprodotto interamente assemblandolo pezzo per pezzo partendo da un kit base giapponese Model Factory Hiro.

Nulla e stato lasciato al caso, perfino i tubi dei fluidi delle sospensioni attive di cui la vettura era equipaggiata sono stati inseriti e colorati uno ad a uno. L’abitacolo e stato fedelmente riprodotto con le cinture in metallo e perfino al volante è stato conferito un aspetto realistico riproducendo la tipica imbottitura spugnosa, le leve del cambio automatico e i vari pulsanti che Ayrton premeva durante le dirette dal suo camera car. Curato nei minimi particolari anche il propulsore Ford Zetec  8 cilindri a cui è stato accuratamente dedicato un lavoro minuzioso di rifinitura, con tutti i cablaggi elettrici ed idraulici e poi completato con gli scarichi a cui sono stati conferiti una colorazione estremamente realistica. Quest’ultima ha reso necessario 12 mano di sfumature fatte con aerografo di colorazioni diverse. Una tecnica imparata col tempo che dà ottimi risultati, Bellissima anche la tipica livrea rosso fluo dell’epoca realizzata sempre a spruzzo.

Piccola chicca . Se volete cimentarvi nella costruzione di un modello che presenta cromature diverse sulla carrozzeria per la buona riuscita dello stacco fra i due colori ricordate sempre di utilizzare dei nastri adesivi in teflon e di mascherare bene tutte le parti da non volere dipingere. Utilizzate possibilmente aerografi perché più precisi durante le fasi di pittura. Una volta asciutta la vernice dopo 24/ 48h completate il modello con le decalcomanie in dotazione e poi applicatevi uno strato di vernice lucida protettiva …vedrete che il risultato sarà strabiliante.

 

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