MERCEDES CLASSE E SW E ALL TERRAIN Perfetta ma non troppo elettronica punto debole

DI PAOLO CICCARONE

La Classe E in versione All Terrain ha mostrato gran dinamismo

Il model Year della Classe E SW si presenta con molte novità e interni lussuosi e ben rifiniti, motori ibridi e diesel da primato, ma restano alcuni punti deboli come la gestione degli ADAS e la seduta dei sedili troppo rigida

Cosa hanno in comune sesso, olimpiadi e prove Mercedes? Che ne faccio una ogni quattro anni. O circa. Mentre per il sesso non garantisco (potrebbe anche essere peggio…), sul resto sono più che sicuro. Capita, ogni tanto, di poter accedere al mondo Mercedes come collaboratore di altre testate perché, spiace dirlo a voi quattro lettori, siamo un poco scarsini di numero (colpa vostra che non ci leggete e non avete diritto ad essere informati) e pertanto non abbiamo accesso alle porte del paradiso di Stoccarda e pertanto, o vi accontentate dei comunicati stampa o delle rare prove. Dei primi ne pubblichiamo pochi a dire il vero, perché è come se uno si abbuffa da Cracco, mangiando tutti i giorni, mentre noi dovremmo pubblicare le ricette dicendo che sono pure buoni i piatti senza assaggiarli.

Un dettaglio del frontale molto elegante e aerodinamico

Scelta loro nel limitare i numeri di accesso e scelta nostra nel non pubblicare cosa mandano. Fa parte del gioco. Ma veniamo al motivo di questo articolo, ovvero abbiamo provato la Mercedes Classe E Station Wagon. O meglio, su sette vetture a disposizione per chi partiva da Milano, un paio erano SW, le altre berline, come la nostra. Ma tanto basta per capire le qualità di una vettura che è una icona in casa Mercedes. Ci sono modelli, infatti, che rappresentano al meglio la filosofia di una Casa e per Mercedes la Classe E, in versione Station Wagon, è forse quella più rappresentativa in assoluto.

Paolo Ciccarone intervista Eugenio Blasetti

 

 

MOLTO BEN RIFINITA E CURATA

Lo spettacolare cruscotto di Classe E

Perché raccoglie il meglio della Classe E, abbinandola a un piano di carico di primo livello, in cui l’auto da lavoro veste l’abito elegante da sera. Difficile trovare situazioni simili, ma con la nuova versione Station Wagon, con una All Terrain più alta di 25 mm rispetto alla tradizionale familiare, siamo di fronte a un mix in cui le berline con la coda lunga si sposano perfettamente con la possibilità di fare del fuoristrada, con una altezza da terra che ricorda i SUV ma non è tale, come dire è una Mercedes in abito lungo per le faccende di tutti i giorni, all’occorrenza utile per le serate di gala.

ELEGANZA IN ABITO LUNGO

Ed ecco che con la versione 2024 troviamo un aggiornamento completo: dall’aerodinamica, con un profilo ribassato e un coefficiente Cx di 0,26 ma con una capacità di carico notevole: il bagagliaio passa dai 615 litri ai 1830 in un lampo con l’abbattimento dei sedili posteriori. E per essere al passo coi tempi, ecco anche una versione Plug in ricaricabile con una autonomia in solo modalità elettrica di circa 100 km ma una capacità di carico ridotta da 460 a 1675 litri. Sempre abbondanti e sufficienti.

IBRIDO DIESEL ECCEZIONALE

Motori ibridi anche diesel per lunghe percorrenze e bassi consumi

Ma Mercedes non ha trascurato le motorizzazioni diesel, abbinate a un ibrido che consente riduzione dei consumi ed emissioni, l’ideale per i lunghi viaggi e con medie di circa 21 km al litro di gasolio. Spettacolare verrebbe da dire, fino a quando non si entra nell’abitacolo e si trova l’ampio MBUX, la doppia superficie che comprende cruscotto, navigatore con le funzioni necessarie e addirittura lato passeggero. Bella fuori, bella dentro, tecnologicamente completa con motorizzazioni per tutte le esigenze, il mix di Classe E Station Wagon soddisfa chi ama le sedute alte (vedi la versione All Terrain) o chi vuole una berlina senza sacrificare il piano di carico, con un impatto tecnologico completo, ampio e dotato di tutti i sistemi che ci vorrebbero pagine intere per raccontarla nel dettaglio.

OTTO VERSIONI A PARTIRE DA 71.531 EURO

Sono otto le versioni disponibili a partire da 71.531 euro per la Station Wagon e 79.899 per la All Terrain, la scelta fra motori diesel, diesel PHEV (rappresenta il 5 per cento della quota contro il 43 per cento del diesel tradizionale) mild hybrid e plug in, cambio automatico a 9 rapporti, telecamere a 360 gradi, cofano virtuale (ovvero inquadra con telecamera quello che dal posto guida non si vede), fari posteriori a led con la Stella come motivo centrale e tanto altro ancora. Insomma non manca niente e anche se non abbiamo provato la SW, per capire la visuale posteriore, ad esempio, la base è la stessa ed è una goduria.

ADAS DA RIVEDERE ED ELETTRONICA DA KO

Tutto bene? Affatto. Perché durante il viaggio di prova, sulle sette auto partite da Milano si sono registrati problemi, anche grossi, all’impianto elettrico. Un collega, addirittura, è rimasto fermo per strada prima di Piacenza, lo abbiamo recuperato noi. A Barberino di Mugello in tre avevano problemi di software, con potenza limitata e malfunzionamenti dei sistemi di sicurezza. Ad esempio, pur disattivando l’allineamento di corsia, il radar leggeva la segnaletica dei lavori in corso e spingeva la macchina verso destra dove c’era un bel TIR in attesa del botto. Oppure, con il sistema di regolazione della velocità in base ai cartelli, mentre andavi a 130 all’ora sulla corsia di sorpasso, leggeva il limite 80 messo sui camion e la macchina frenava di colpo. Con quelli dietro che si spaventavano e, per fortuna, hanno evitato un tamponamento.

SEDUTA CORTA E SCHIENALE RIGIDO

Se spendi 90 mila euro pretendere almeno una macchina sicura con l’elettronica è il minimo. Non parliamo poi dei sedili. Ottimi per brevi percorrenze, la battuta di quello posto guida troppo corta, in modalità Odinzov, e lo schienale duro. Per una vettura da lunghe percorrenze è un aspetto da migliorare. Niente da dire su interni, qualità dei materiali ed eleganza. In questo Mercedes è davvero avanti e di molto. Restano i punti dolenti indicati nel nostro test. In conclusione, auto per professionisti, non certo per gli addetti alle fotocopie (con tutto il rispetto per il loro compito) ed eleganza garantita pur con qualche miglioria da vedere. Fra quattro anni, se ci saremo ancora e ne avremo occasione, magari vi diremo come sono cambiati.

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