Formula 1: Brembo racconta tutto ciò che c’è da sapere sull’impegno dei sistemi frenanti in vista dell’ultimo GP stagionale di Abu Dhabi 2023

Comunicato BREMBO

 

A 266 giorni di distanza dalla prima gara stagionale, in Bahrain, la Formula 1 torna in pista per l’ultimo appuntamento del Mondiale 2023. Per la decima volta consecutiva il Campionato del mondo si conclude ad Abu Dhabi ma il layout utilizzato non è sempre stato lo stesso: nelle prime 7 edizioni le curve erano 21 mentre in seguito sono scese a 16.

Secondo i tecnici Brembo il Yas Marina Circuit rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3. Il tracciato è caratterizzato da un rettilineo di 1,2 km che separa le curve 5 e 6 nel quale si verificano molti sorpassi, anche per la possibilità di utilizzare il DRS.

 

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Brembo in 500 ​​

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Il 2023 è stato l’anno in cui Brembo ha raggiunto le 500 vittorie nei Gran Premi di Formula 1. Una sequenza avviata nel 1975 con il GP Monaco conquistato da Niki Lauda sulla Ferrari che quell’anno aveva iniziato a servirsi dei dischi in ghisa Brembo. Il 1975 fu una stagione magica per la Scuderia di Maranello che con l’austriaco tornò a vincere i Mondiali Piloti e Costruttori dopo 11 anni di astinenza.

Tutte le prime 37 vittorie dei componenti frenanti Brembo in Formula 1 furono ottenute con le Ferrari, una serie interrotta dal GP Portogallo del 1985, con la vittoria di Ayrton Senna su Lotus. Nel 1986 la Benetton divenne il terzo team a vincere un GP con i freni Brembo, imitato nel 1989 dalla McLaren. Con il passare degli anni il numero delle monoposto dotate di freni Brembo è cresciuto sempre più fino al 2022, quando tutti i piloti hanno utilizzato le pinze del gruppo Brembo.


406 alla fine

Al Yas Marina Circuit le monoposto di Formula 1 utilizzano i freni 7 volte al giro, ma in 3 curve di fila, dalla 2 alla 4, riescono a farne a meno. Considerando solo la gara i piloti sono chiamati alle ultime 406 frenate della stagione. Ogni giro i piloti impiegano i freni per circa 13,2 secondi, equivalenti al 16 per cento della durata della gara.

Merito soprattutto delle 4 frenate superiori a 2 secondi, tutte peraltro con decelerazioni di almeno 3,9 g. Gli spazi di frenata variano invece molto da una curva all’altra: appena 19 metri alla curva 13, una novantina circa per la prima e l’ultima, oltre 110 metri per le curve 5 e 6, entrambe a sinistra. Dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota esercita un carico totale sul freno di 52,2 tonnellate, identico al GP Giappone che però presenta 12 frenate al giro ma molte con carico modesto.

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2,8 secondi per perdere 250 km/h   ​​​​

Delle 7 frenate del GP Abu Dhabi 5 sono considerate altamente impegnative per i freni, una è di media difficoltà e la restante è light.

Preceduta dal lunghissimo rettifilo, la frenata più dura è quella alla curva 6: le monoposto vi arrivano a 315 km/h e rallentano per 2,81 secondi fino a scendere a 65 km/h.

Ci riescono in 120 metri grazie ad un carico sul pedale di 148 kg e ad una decelerazione di 4,8 g.


E nei videogiochi?​ ​

Eseguire senza errori la frenata alla curva 6 di Abu Dhabi nel videogioco Formula 1 non è difficilissimo, grazie ai colori vivaci delle diverse parti dell’asfalto.

Sul lato destro, al cartello dei 150 metri compare il cordolo. A metà strada tra questo segnale e quello dei 100 metri bisogna premere a fondo il pedale del freno, scalando fino alla seconda marcia.

Solo all’ultimo si inserisce l’auto in curva, facendo attenzione a non colpire il paletto interno.

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