DI PAOLO CICCARONE PER AUTOMOTO.IT
La chiamata arriva da Jeddah disturbata dal rumore del vento e dalle interferenze. Ma quello che dice è molto chiaro e netto: Adrian Newey e Ferrari avrebbero trovato la quadra e l’accordo si farà. Non è un mistero che l’arrivo del tecnico britannico sia in cima alla lista dei desideri di chi, a Maranello, vuole rinforzare il reparto tecnico piazzando un colpo da 90. Dopo l’arrivo di Lewis Hamilton, adesso Adrian Newey.
Ovvero, la presenza del pilota inglese sta fungendo da catalizzatore per altri clamorosi arrivi. Non è un mistero che Fred Vasseur abbia, da tempo, contattato altri elementi dello staff tecnico Red Bull, a partire da quel Pierre Waché che già l’anno scorso era stato dato per imminente arrivo, prima dell’annuncio del rinnovo del contratto di tre anni. Un Newey che forse da solo non fa la differenza e che nel gruppo di lavoro sa amalgamare le varie visioni. Uno che a Maranello potrebbe portare fantasia e innovazione.
Sempre ammesso che poi gli lascino mano libera per le spese, in un momento dove la Ferrari è molto attenta alle spese e taglia anche del 30 per cento alcuni servizi ritenuti non fondamentali. A dare man forte a questa voce dal deserto, il fatto che in Red Bull sia in corso una sorta di regolamento di conti: la vicenda Horner, per quanto possa considerarsi conclusa, ha evidenziato una spaccatura di potere nella gestione del team. Con Helmut Marko che in qualche modo ha visto la sua vendetta nell’ultimo anno di presenza nel team (ha rinnovato fino a fine 2024).
Un Verstappen padre che con la vicenda Horner sembra più alla ricerca di una vendetta personale che esula dall’aspetto tecnico e quindi, su una base del genere, un Adrian Newey non avrebbe più niente da dire. E accettare le sirene di Maranello, undici anni dopo il quasi accordo, potrebbe essere l’anello mancate a tutta la vicenda. Per essere eventualmente operativo a Maranello, Newey dovrebbe dimettersi a breve se vuole essere al via della stagione 2025 ed è chiaro che i suoi frutti si potranno vedere, forse, solo a partire dal 2026. Non resta che aspettare e capire se la voce dal deserto sia concreta, come lo è stata spesso in passato, oppure sia il frutto dell’ennesimo colpo di sole o un miraggio dovuto alla calura di un paddock alla ricerca di qualcosa da commentare.
