F.1 FERRARI SF-24 Passo lungo e aerodinamica rivista

DI PAOLO CICCARONE PER AUTOMOTO.IT

E’ mancato il pathos, quel senso di scoperta e sorpresa che da sempre hanno accompagnato la presentazione di una nuova Ferrari di F.1. Col lancio della SF24 a Maranello hanno deciso per un low profile, con un video sul canale youtube della Scuderia in cui, in poco più di un minuto e venti secondi, è stata mostrata l’arma della stagione 2024.

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Una monoposto gradevole nella colorazione rossa più chiara rispetto all’anno scorso, (da quello che si è visto sul web) con due motivi giallo e bianco in ossequio alla tradizione modenese, col giallo che campeggia sul fondo dello scudetto Ferrari, e quell’accostamento che richiama le bandiere nazionali dei due piloti, lo spagnolo Carlos Sainz (col giallo e rosso della sua bandiera) e il monegasco Charles Leclerc e il suo bianco e rosso.

Un gioco di incastri che volta per volta era stato svelato via social, facendo venire meno la sorpresa della presentazione della macchina. Una strategia comunicativa che ha tolto souspance al nome, anticipato da tempo, ai colori con gli sponsor, ai caschi e le tute nonché al merchandising (fattore importante in quanto alle entrate della squadra). E poi il video, con una serie di conferenze con i protagonisti riservata alle testate accreditate da Maranello, quasi a creare un solco fra chi può e chi non può lavorare, o forse evitare domande scomode in vista della stagione da separati in casa di Sainz e Leclerc, col primo lasciato libero e col secondo che da prima guida l’anno prossimo si ritrova Lewis Hamilton, notizia dell’anno.

Una Ferrari 2024 con lo sguardo al 2025 e col dubbio 2026, perché se è vero che da gennaio 2025 si potrà lavorare sulla vettura col nuovo regolamento dell’anno successivo, è anche vero che nel 2025 si dovrà lavorare con la base attuale, per cui se non dovesse andare bene nel campionato che parte il prossimo 2 marzo in Bahrain, la zavorra di una macchina sbagliata la si porta dietro per 24 mesi…

Un bel rebus che però a Maranello pensano aver risolto al meglio: “Al simulatore la macchina ha dato buoni riscontri – dice Charles Leclerc – La SF-24 promette di essere meno sensibile e più guidabile e direi che per noi piloti è proprio quello che serve per poter fare bene. Mi aspetto un passo avanti sotto molti aspetti e da quello che ho potuto capire al simulatore credo che siamo dove vogliamo essere”.

Stessa lunghezza d’onda per Carlos Sainz, ai titoli di coda con la Ferrari e con la voglia di chiudere al meglio l’avventura maranellese: “Come ci dice il simulatore, questa vettura sia il passo avanti che tutti desideriamo. L’obiettivo è avere una monoposto più guidabile e quindi costante sul passo gara, che sono i requisiti di base per poter lottare per la vittoria”.

Tecnicamente, da quel poco che si è visto, la SF24 è più lunga di almeno 5 centimetri nel telaio, con un gruppo cambio sospensioni modificato, più corto e compatto con un diverso attacco del tirante posteriore (sintomo di un assetto rigido) mentre davanti il musetto è infulcrato in maniera nuova sull’ala anteriore, le fiancate ricordano lo stile Red Bull, ma con un profilo aerodinamico tale da convogliare i flussi sull’ala posteriore in modo diverso rispetto al passato. Più lungo anche il passo della vettura (per regolamento non può superare i 3600 mm), cosa che ha modificato e reso meno estrema la distribuzione dei pesi con un posto guida identico alla precedente ma con più spazio dietro al pilota.

Dopo i primi 15 km a Fiorano con lo svezzamento il 14 febbraio saranno 200 i km concessi per le riprese filmate e già in questa occasione si capirà se l’affinamento firmato Cardile Gualtieri (telaista e motorista) sarà andato nella giusta direzione. “Noi abbiamo migliorato di sicuro, resta il dubbio di quanto abbiano migliorato gli altri” è stato il commento of record di un responsabile Ferrari. Lo scopriranno molto presto a partire dai test in Bahrain dal 21 febbraio al 23 prima del GP.

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