CONTROMANO: GP BAHREIN MA NON è VERO CHE NULLA è CAMBIATO

RODOLFO INTELISANO

 

Dopo il primo Gran Premio del 2024 ho sentito ripetere all’unisono che nulla è cambiato. Siccome vado in direzione ostinata e contraria dico che non la penso così, o meglio, chiariamo.
Red Bull porta una macchina tutta nuova, gettando alle ortiche i concetti della invincibile RB19 che nel frattempo tutti si sono affrettati a copiare,

Arroganza? Ennesimo colpo di genio di Adrian Newey? Umiltà nel pensare che altri concorrenti, seguendo gli stessi concetti potessero fare meglio? Giudicate voi. Sicuramente una prova di forza della squadra che si porta così di nuovo un passo avanti a tutti gli altri comuni mortali. E qui davvero tutto cambia perché nulla cambi.
Però, però…non è vero che nulla è cambiato per gli altri. Diciamo meglio: per qualcuno, nulla è cambiato, per qualcun altro si. La prima Mercedes chiude quinta a 47 secondi da Verstappen con Russell, l’anno scorso chiuse quinta a 48 secondi da…Verstappen con Hamilton. Tutto come prima, nonostante l’aver abbandonato un certo concetto di base che ha fatto perdere alla Mercedes due anni e alla fine pure Hamilton!


Per Ferrari, invece, a mio avviso, molto è cambiato, podio a parte, che comunque significa seconda forza, il distacco da un pilota “terrestre” come Perez è ridotto a soli tre secondi, mentre l’anno scorso il distacco da Perez della prima Ferrari, quarta, sempre con Sainz fu di ben 36 secondi, è ancora più significativo appare il distacco da Verstappen: da 48 secondi a venticinque, sostanzialmente dimezzato. In media vuol dire sempre circa mezzo secondo al giro sul passo gara, ma l’anno scorso voleva dire un disarmante secondo al giro. In un contesto così competitivo, mezzo secondo è in realtà un guadagno enorme, quando si gioca sul filo dei decimi, se non dei centesimi e bastano pochi decimi in più per precipitare dalle prime file a centro gruppo.

Sul fatto che non è vero che nulla sia cambiato, in negativo ci sono Aston Martin, l’anno scorso grande sorpresa di inizio stagione e a podio con Alonso a 38 secondi da Verstappen, ieri solo nona a 1’ e 14” e Alpine l’anno scorso a punti anche se distante e ieri partita tristemente in ultima fila con entrambi i piloti che, per inciso, sono tutt’altro che due fermi e doppiata, così come Stake. Si pronuncia come una bistecca? L’anno scorso a punti con Bottas ieri persa con il finlandese e “salvata” in parte dalla bella gara di Zhou. E a proposito di belle gare, Tsunoda non meritava l’umiliazione di dover cedere il passo ad un, al solito, inconsistente Ricciardo al quale era stato davanti per tutta la gara, entrando anche per un po’ in zona punti. La direzione della squadra non mi è piaciuta, visto che poi Ricciardo non è stato in grado di sorpassare Magnussen, sarebbe stato onesto ordinargli di restituire la posizione al buon Yuki, il quale comunque, via radio ha mostrato il solito bel caratterino e chissà come saranno andate le cose nel brefing del dopo gara!

Di chi non abbiamo parlato? Ah, si McLaren: senza dubbio un passo indietro rispetto al finale della scorsa stagione, inutile fare paragoni con il disastroso inizio dello scorso anno. Haas: bene con Hulkemberg in qualifica, in gara succede sempre qualcosa. Comunque vorrei spendere due parole per questo pilota che, a mio parere, è rimasto un talento inespresso, un pilota dal potenziale enorme che non ha mai avuto occasione di dimostrare, un pilota che se fosse riuscito ad approdare in un top team, sono certo, avrebbe avuto una carriera ben diversa e più luminosa, ma a volte le cose ti vanno così e non ci puoi fare niente.

Da ultima la Williams, sostanzialmente stazionaria con Albon, non giudicabile con Sargeant, visto che, da Latifi in poi, la Williams ha deciso di correre con una macchina sola, visto che l’altra, che sia Latifi o sia Sargeant, non corre, gira.
Queste dunque le prime impressioni. Fra meno di una settimana avremo le prime conferme o le prime smentite. Stiamo a vedere.

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