A CREMONA I TEST DELLA SBK IN VISTA DEL ROUND DI SETTEMBRE

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Sul rinnovato circuito di Cremona, dove fervono febbrili i lavori di completamento delle strutture in vista del Gran Premio in svolgimento a settembre, il World SBK Championship quasi al completo (la BMW ufficiale proverà provatamente a giugno) ha svolto due giorni di test quanto mai utili per testare il tracciato e trovare il giusto setup.

Due giorni di prove utilissimi, in quanto i centauri hanno provato praticamente con tutte le condizioni meteo possibili, dal sole alla pioggia battente all’asfalto umido, con temperature del giovedì mattina attorno ai 25 gradi e quelle successive di dieci gradi inferiori; non sussistendo alcun riferimento precedente il tempo di Lowes, unico a scendere, in condizioni di bel tempo stabile, sotto il muro del 1’30”, è il parametro al quale tutti faranno riferimento nel weekend del 22 settembre.

I tempi realizzati, per quel che li si possa considerare indicativi, indicano come il tempo sul giro si attesterà sul minuto e mezzo, con i best lap che potrebbero, a pista gommata ed in condizioni più favorevoli, arrivare sul 1’28”.

A parte Razgatlioglu, tutti i “big” erano presenti per sfruttare un’opportunità unica per prendere confidenza con il circuito, al suo debutto nel circus mondiale, e che per questo appuntamento, per certi versi inatteso ed insperato, ed anche i team hanno preso sul serio l’impegno, stante come la Honda ha portato una moto con estetica “anonima”, che certamente nascondeva qualche aggiornamento, e che è apparsa decisamente veloce.

Due parole sul circuito: la pista (13 curve, 7 a sinistra e 6 a destra) appare adeguata in termini di larghezza, e si può ipotizzare che si vedranno sorpassi in più punti, le vie di fuga sono lunghe e ben collocate, il layout presenta curve impegnative, di tutti i tipi, ed il tracciato appare completo ed impegnativo, e come tale da un lato troverà il consenso dei protagonisti che ci correrarnno, dall’altro anche il pubblico avrà modo di divertirsi.

Un paio di leggeri scollinamenti e la curva parabolica all’ingresso del rettilineo finale aggiungono un po’ di varietà ad un layout altrimenti destinato a rimanere “piatto”; sarà altresì interessante verificare le velocità di punta che si raggiungeranno sul lungo rettifilo posto dal lato opposto a quello dello start e dell’arrivo. A parere del vostro cronista, un tracciato che merita approvazione e che tecnicamente può essere giudicato positivamente.

Quanto al momento manca, ma I lavori sono alacremente in corso, sono le strutture accessorie; la corsia di servizio a perimetro del tracciato è in costruzione, ma soprattutto ci si aspetta che gli accessi di servizio alla pista, così come la zona dove sono previste le tribune, vengano asfaltati; la pioggia caduta nei giorni antecedenti il test ha attestato come la zona circoscritta dal circuito sarà, diversamente, un acquitrino, con i disagi che potranno verificarsi in caso di maltempo (a fine settembre tutt’altro che improbabile) per tutti coloro che accederanno a quelle zone.

Qualche perplessità sussiste per le strutture del circuito, a partire dall’accessibilità, non proprio “immediato” da trovare per chi vi ci si rechi la prima volta, e per i parcheggi, che al momento appaiono insufficienti e che non si comprende allo stato attuale come potrebbero garantire un deflusso degli spettatori senza ingorghi; un’annotazione per gli addetti ai lavori a bordo pista (fotografi): a parte l’attuale assenza di una sala stampa adeguata, la parte interna del circuito, dove peraltro si trovano alcuni punti interessanti per scattare delle fotografie, è accessibile, a questo momento, solo quando non vi siano sessioni in pista, e chi ci si reca non può rientrare se non a fine sessione di prove / gara.

Certamente qualcosa sarà già stato pensato, lo si può intuire guardando quanti lavori siano in corso, al momento però il comprensorio appare strutturalmente insufficiente per un evento quale una prova mondiale della Superbike; certamente era prioritario sistemare il tracciato, e questo è stato fatto, e bene, ora tocca alle strutture, per regalare a questo piccolo circuito la soddisfazione di aver sfruttato al meglio l’opportunità che gli si è presentata.

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