Il Motoestate ha aperto la stagione 2023 dell’Autodromo Riccardo Paletti di Varano de’ Melegari

Comunicato AUTODROMO VARANO

 

Buona la prima per il WRS Motoestate 2023, che riparte con tutte le sue categorie dall’Autodromo Riccardo Paletti di Varano de’ Melegari. A inaugurare la giornata di gara di domenica 23 aprile è stata la Twin Cup, introdotta proprio da questa stagione, sulla quale ha messo il primo sigillo della storia della categoria Davide Conte. L’ex campione MES di classe 300 ha portato sul gradino più alto del podio la sua Yamaha R7, precedendo Piero Roma su Aprilia ed Edoardo Bocellari su ProtoGini. Presenti al via nel programma di domenica anche le special Ros moto, su base Suzuki 650, che grazie ai loro costi contenuti e alla loro facilità hanno un enorme potenziale in ottica futura per il promoter SH Group.

La Race Attack 600 è stata negli ultimi anni teatro per il debutto di tanti piloti promettenti e, anche in questa occasione, non ha disatteso le aspettative dando vita sin dall’avvio ad uno spettacolo ricco di colpi di scena. Dopo una bandiera rossa, che ferma la gara dopo poche curve, alla ripartenza sono in cinque a fare l’andatura: Campanini, Vignati, Benedet, Cristini e Bettella. La battaglia rimane serrata per tutta la gara fin quando, nel finale, Campanini commette un errore consentendo agli avversari di approfittarne. Lo fa Vignati, che viene sopravanzato da un tenace Campanini, e lo segue Pocobello, autore di una splendida rimonta. La prima manche si chiude con Benedet che conquista 25 punti, seguito da Bettella e Cristini.

Nelle maximoto della classe 1000 a vestire i panni del protagonista è l’irlandese Thomas O’ Grady, che ha scelto il WRS MES come punto di riferimento per le corse in Italia. Il britannico è stato protagonista già dal via, insieme al sempreverde Gelsomino Papa, a Geninatti e Vitellaro, autori di una partenza efficace. Mentre O’ Grady allunga, risalgono Fabbretti, Scaltritti e Proietti. Papa, dopo una bella resistenza, si mette in coda al gruppo. Nel finale alzano bandiera bianca prima Geninatti e successivamente Proietti, autore di una scivolata quando sembrava ormai aver ottenuto la piazza d’onore. Gelsomino Papa chiude quinto alle spalle di Vitellaro.

La 125/moto4 vede al via i nostalgici delle mitiche 2 tempi opposti ai giovani protagonisti in sella alle 250 4t di derivazione GP. Una serie equilibrata che ha per protagonista Andrea Raimondi, seguito da Federico Trubia e Andrea Iannazzo, primo in sella alle Moto4. Quarto assoluto e primo tra le 125 SP è Emanuele Magnanelli, che precede di un soffio Niccolò Carpina, mentre Lorenzo Guidi completa il podio della categoria.

La 600 Open vede ancora una volta un’interruzione con bandiera rossa che vanifica la fulminea partenza del giovane Galloni, seguito da Darren, Sansavini, Ferrari, Caffagni e Osler. Dopo quattro giri la caduta di Sansavini costringe la direzione gara a fermare tutto. Alla ripartenza rimane protagonista Galloni, ma Dorren sfrutta la sua maggior esperienza sopravanzandolo ed involandosi solitario al comando. Galloni, portacolori del MotoClub Ducale, rimane invischiato nella bagarre ma riesce a ottenere la piazza d’onore assoluta e della classe Next Gen, seguito da Ferrari (primo della 600 Open), Osler e Caffagni, bravo a porre rimedio ad una partenza non ottimale.

Spettacolo nella 1000 Sound of Thunder, dove i panni del protagonista li veste il rientrante Lorenzo Renaudo. L’ex campione MES della classe 600 torna a casa dopo qualche anno di assenza e lo fa confermandosi velocissimo. Alle sue spalle il temerario Alessandro Traversaro e l’alfiere di casa GPM Racing Valter Bartolini. La gara è stata combattuta fino agli ultimi metri: al via il più veloce è stato Lo Bartolo, che ha condotto il gruppo sino a metà gara. Poi l’alfiere del team NTR ha perso progressivamente posizioni, rimanendo però in lotta sino alla fine. Da metà gara si è assistito a una battaglia senza esclusione di colpi che ha premiato il pilota ligure. Bravo Paolo Cristini a far sua la classifica Stock, seguito da Voch e Remoto.

La giornata si è conclusa con le seconde manche della Race Attack, che han decretato poi i podi per somma di risultati, così come accade nel MX. È stato ancora Campanini a vestire i panni del protagonista all’avvio, seguito da Benedet, che ha ingaggiato un bel duello con Vignati. Mentre il leader della corsa ha messo un distacco netto tra sé e i piloti alle sue spalle, dietro di lui si è formato un trenino con Bettella, che è rientrato in lotta insieme a Cristini, autore di una partenza non ottimale. Benedet, che nel frattempo ha recuperato terreno, è riuscito a portarsi a pochi decimi da Campanini, alle sue spalle Vignati, Bettella e Cristini hanno battagliato fino a fine gara. Niente da fare per Benedet, che malgrado i tentativi si è dovuto accontentare del secondo posto. Grazie a questo risultato Campanini è salito sul gradino più alto del podio, seguito da Benedet e Vignati.

In classe 1000 RTK O’Grady ha dominato ancora. L’irlandese fa il vuoto, mentre Proietti nel tentativo di non lasciarlo allontanare è vittima di un errore, che gli fa perdere tre secondi. Alle loro spalle è lotta per il podio tra Scaltritti e Fabbretti. Papa, stoico, ingaggia una lotta con Ivaldi per la settima posizione. Sul traguardo O’Grady precede Proietti e Scaltritti che salgono in quest’ordine sul podio.

Super combattuta classe 300, dove si ripetono i duelli interrotti con la fine del campionato scorso. A complicare la vita ai piloti resident ci pensa un nutrito parco wild card, piloti che hanno scelto il MES per allenarsi in vista delle gare di campionato mondiale. Al via è Sorrenti il migliore, che prende la testa con un’ottimo spunto, ma dopo poco è vittima di una caduta. Sale dunque al comando Wright, seguito da Van Resburg, Bollani e Zannoni. Morri, deciso ad entrare nella lotta per il podio, guadagna terreno e si avvicina al gruppetto. Dopo la metà gara anche Wright cade, cedendo il comando a Van Resbung, Bollani e Zannoni. Morri va all’attacco nel finale, riuscendo nell’intento e chiudendo dunque nelle posizioni che contano.

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