Formula 1 Brembo Preview Gran Premio di Monaco

Comunicato BREMBO

 

OTTAVO APPUNTAMENTO STAGIONALE PER LA FORMULA 1

​A soli sette giorni dal GP Emilia-Romagna, la Formula 1 si trasferisce nel Principato per il GP Monaco: l’edizione inaugurale del 1929 fu una corsa ad inviti a cui parteciparono 16 vetture ma soltanto 3 furono in grado di completare i 100 giri previsti. La prima edizione del GP Monaco valida per il Mondiale di Formula 1 è invece datata 1950, ma per questioni regolamentari per la seconda si dovette attendere il 1955.

I dati del GP 

Secondo i tecnici Brembo il Circuit de Monaco da 3.337 metri di lunghezza rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3 perché pur essendoci 12 staccate al giro nemmeno una volta la frenata si protrae oltre i 90 metri. Ogni pilota utilizza i freni per più di 17 secondi al giro, pari al 24 per cento della durata del GP.


 CARTA D’IDENTITA’ DEL CIRCUITO

F1 2024 Monaco

F1 VS FE

Sul Circuit de Monaco gareggia dal 2015 anche la Formula E ma nelle prime 3 edizioni le monoposto elettriche lo fecero su una versione ridotta del tracciato di appena 1,765 km e con distanze comprese tra 47 e 51 giri, per un massimo di 90 km. Nel 2021 la Formula E si avvalse dell’intero circuito ma con una modifica che ridusse la distanza del giro a 3,318 km. Dal 2022 invece il layout è identico a quello della Formula 1.

Rispetto alla Formula 1, la Formula E impiega dischi in carbonio all’anteriore di spessore 18mm, mentre al posteriore i dischi sono d’acciaio spessi 4mm. I dischi F1 sono spessi invece 32mm.Per quanto riguarda la ventilazione, i dischi FE non sono forati, mentre i dischi F1 hanno tra gli 840 e i 1050 fori all’anteriore; al posteriore tra i 540 e i 900 fori, a seconda della specifica scelta dal team.


La curva più dura

La curva più dura La curva più dura del Circuit de Monaco per l’impianto frenante della Formula 1 è quella dopo il tunnel, la numero 10 in cui le monoposto passano da 283 km/h a 93 km/h in 1,91 secondi durante i quali percorrono 86 metri. Notevole lo sforzo richiesto ai piloti in quel frangente: 4,7 g è la decelerazione massima a cui sono sottoposti e 148 kg il carico che devono esercitare sul pedale del freno. La potenza frenante è invece di 2.265 kW.


L’ultima Ligier 

La Ligier ha gareggiato in Formula 1 dal 1976 al 1996, ottenendo 8 vittorie prima dell’avvento dei motori turbo. Ma dopo essersi aggiudicata il GP Canada 1981 con Jacques Laffite la vittoria pareva stregata. A sfatare il tabù fu Olivier Panis, vincitore del GP Monaco 1996 concluso anzitempo per lo scadere delle 2 ore regolamentari: quel giorno Panis guidò la JS43 spinta da motore Mugen Honda e dotata di freni Brembo. Resterà l’ultimo successo Ligier perché a fine anno la scuderia francese abbandonò la Formula 1.

I tre monaci 

Pur essendo il 2° Stato più piccolo al mondo, con poco più di 2 chilometri quadrati di estensione, il Principato di Monaco è stato rappresentato in Formula 1 da 3 piloti: il più celebre è il ferrarista Charles Leclerc, al via di 130 GP con 5 vittorie e 23 pole position. Il primo monegasco sul podio fu invece Louis Chiron, nella gara di casa del 1950: fu 3° con la Maserati dietro ad una Ferrari e ad una Alfa Romeo. Nove infine i GP di Olivier Beretta nel 1994 con il 7° posto in Germania come miglior risultato.

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