FORMULA E, GARA 5 DI BERLINO CON TUTTO ORMAI DECISO

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Come noto, gara 4 di domenica scorsa ha matematicamente sancito i suoi verdetti, con Antonio Felix Da Costa e DS Techeetah che hanno rispettivamente conquistato i e confermato titoli piloti e per team; quasi superfluo dire che, a questo punto, il campionato abbia perso non tanto il suo fascino quanto quell’incertezza che aveva regnato nelle precedenti edizioni della serie, chiusesi all’ultimo appuntamento (e magari all’ultimo giro) dell’annata.

L’aspetto agonistico, sempre doverosamente meritorio di menzione, impone di riferire sia l’esito di una anomala superpole, con Oliver Rowland e Robin Frijns in prima fila, Neel Jani e René Rast in seconda, con Alexander Lynn e l’esordiente Tom Blomqvist in terza linea, sia come la vittoria sia andata a Oliver Rorland su Nissan, che sul traguardo ha preceduto Robin Frijns su Envision e René Rast, ottimo terzo classificato su Audi; per completezza, la classifica dal quarto al decimo posto, i piazzamenti che portano punti ai piloti classificati, ha visto nell’ordine André Lotterer, Alexander Lynn, Neel Jani, Mitch Evans, Edoardo Mortara, Stoffel Vandoorne e Sebastien Buemi.

 

 

La gara, come sempre, è stata bella, ricca di emozioni e di sorpassi, sulla terza configurazione del tracciato, quella più “guidata” e meno veloce, con i piloti che non si sono di certo risparmiati, anzi, visto che ormai non c’era più nulla da perdere, e forse qualcuno ha corso anche mentalmente più “libero”; una gara comunque importante, come lo sarà quella successiva, per quei piloti che al momento sono in cerca della riconferma per la prossima stagione o di un “inserimento” in qualche team, stante che piloti come Ma e Hartley hanno liberato i loro posti (Calado e Jani sono stati rimpiazzati rispettivamente da Bird, da Envision, e Wehrlein).

Volendo riportare qualche annotazione di interesse, da annotare la topica collettiva in qualifica di Buemi, Di Grassi, Vergne e Da Costa e relativi box che sbagliano a calcolare il tempo necessario a fare il giro di lancio e “bucano” il passaggio sulla finish line, così perdendo il loro giro lanciato, finendo ultimi e partendo dal fondo, quanto meno uno spunto di interesse per una gara che non aveva nulla da dire.

Da citare le ottime prestazioni di Sebastien Buemi, risalito sino alla decima posizione dal fondo, André Lotterer, che ha lottato come un leone perdendo il podio ad un paio di curve dalla fine, di René Rast, sul podio dopo un duello epico con Lotterer, e di Alexander Lynn, sesto al traguardo con una vettura decisamente inferiore sotto l’aspetto tecnico.

Si è sicuramente persa quella “tensione” che ha caratterizzato il campionato sino all’ultima gara scorsa, quando la matematica ha chiuso ogni verdetto, e probabilmente la mente di tutti gli addetti ai lavori è già proiettata non solo alla prossima stagione ma anche al periodo che la precederà; oggettivamente, è un peccato che le gare di Berlino si siano svolte senza media presenti in quanto, se si fosse potuto essere in loco, si sarebbero potute cogliere quelle sfumature o quei dettagli spesso indicatori di quanto potrebbe accadere nel periodo post campionato.

Domani l’ultimo atto di questo campionato 2020, che lascerà il posto alle valutazioni, alle classifiche, sotto l’aspetto dei numeri, definitive, ed alle statistiche di un’annata certamente difficile ma che, almeno per quanto riguarda la Formula E, ha saputo chiudere con successo il suo corso.

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