I VINCITORI DI THE ICE CHALLENGE 2021

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Sul tracciato di Pragelato, località montana della provincia torinese che nel 2006 ospitò alcune delle prove delle Olimpiadi invernali, si è svolta la quarta e conclusiva prova di “The Ice Challenge”, manifestazione valida quale Campionato Italiano Velocità su Ghiaccio, il che rappresenta il primo evento titolato del 2021 portato a conclusione.

Volendo cercare il classico “pelo nell’uovo”, forse quattro prove, svoltesi peraltro su due soli tracciati (anche se in entrambi i casi una delle due tappe è stata svolta in versione “reverse”, girando cioè sul tracciato in senso inverso a quello “standard”, normalmente utilizzato anche nella gara precedente) appaiono un po’ poche per dare dignità ad un titolo nazionale, ma è anche vero che la situazione sanitaria e le restrizioni via via applicate hanno costretto gli organizzatori a modificare un programma che inzialmente era diversamente strutturato.

I risultati finali hanno incoronato, per le relative classifiche, i seguenti campioni 2021:

Categoria 2 ruote motrici: Luca Fiorenti,

Categoria 4 ruote motrici: Ivan Carmellino,

Categoria Kart Cross: Christian Tiramani,

Categoria Legend Cars: Gianluca Borghi.

Se per Ivan Carmellino è conferma del titolo vinto lo scorso anno mentre Christian Tiramani succede a Simone Firenze nell’albo d’oro della serie nelle rispettive categorie, e Luca Fiorenti si aggiudica il titolo con un “en plein” di vittortie, per Gianluca Borghi si tratta di una novità assoluta, non fosse altro che le “Legend Cars”, micro vetture di aspetto vintage dotate di un peso “piuma” e fornite si un motore di 900 cc in grado di sprigionare 140 cavalli di potenza, erano al loro esordio in questa tipologia di gare.

Una novità che, sotto l’aspetto dello spettacolo, ha rappresentato un elemento nuovo, certamente che varrà la pena ripetere ed implementare, non fosse altro che si tratterebbe del primo evento fuori dalle piste nelle quali le vetturette vengono impegnate; buona la partecipazione, una dozzina di mezzi, in questo primo anno, un inizio quanto meno incoraggiante.

Tutti gli eventi si sono svolti, manco a dirlo e coerentemente con quanto avvenuto nel corso dell’intero 2020, a “porte chiuse” senza la presenza del pubblico a bordo pista, peraltro, onestamente, mai troppo numeroso (l’utente “medio” domenicale delle montagne è in genere uno sciatore) neppure nelle precedenti annate; certamente l’aspetto più positivo era quello di lanciare un segnale della voglia di riprendere anche le attività motoristiche agonistiche cosiddette “minori”, quelle, per intendersi, che godono di minor visibilità.

La chiusura ad una carrellata di immagini, l’elemento che più di ogni altra parola può rendere l’idea di cosa le gare motoristiche su ghiaccio possano rappresentare.

 

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