ROMA e-PRIX Porte chiuse a chi lavora, porte aperte ai soliti noti: come sprecare una occasione

TESTO E FOTO DI MARCO FERRERO

La Formula E, dopo la stagione 2020, sta vivendo un’altra stagione che definire tribolata è riduttivo; se il concept di portare le gare nelle città, in condizioni “normali”, era accattivante ad attrattivo, ed era risultato decisamente di grande appeal, nella situazione attuale, con l’emergenza sanitaria causata dal COVID-19 che ha stravolto la vita di tutto il pianeta, sta diventando un elemento di penalizzazione, laddove i divieti di assembramento e le restrizioni privano l’evento della sua essenza naturale, il pubblico.

NATA PER IL PUBBLICO, CORRE SENZA PUBBLICO…

Tribune…gremite in pista, ospitalità piene: alle Case non si può dire di no

In questa stagione 2021, ad oggi si sono corse quattro gare, con i due doppi appuntamenti, dopo il rinvio della tappa di Santiago del Cile, di Al Diriyah e di Roma, ed ad oggi sono confermate la tappe di Valencia, prima gara che verrà svolta su un circuito permanente, e quella di Montecarlo, dove verranno altresì disputate le gare dell’Historic Formula 1 (23-25/04) e d il Grand Prix di Formula 1 (22-23/05), il tutto in attesa della conferma delle gare successive.

DA UN LATO LO SPORT, DALL’ALTRO IL BUSINESS

Una classifica che ricorda quella di due anni fa, quando il titolo fu aggiudicato all’ultima gara dell’anno in un finale al cardiopalma, e con alcune sorprese, sia in positivo che in negativo; per quanto riguarda quelle in positivo, da rilevare la posizione in classifica di Jaguar e Mercedes con entrambi i piloti, sia per meriti propri ma oggettivamente anche per demeriti altrui, e la buona stagione di Edoardo Mortara, mentre sono rimasti sotto le aspettative e quindi con più ombre che luci, tutti i “big”, quali Vergne, Buemi, Di Grassi, Da Costa, staccati in classifica e con un rendimento certamente non all’altezza delle loro capacità e blasone.
Da annotare in ultimo, è questo configura certamente una sorpresa in un campionato dove la regolarità è fondamentale, come il solo Pascal Wehrlein sia il solo pilota riuscito ad andare a punti in tutte le quattro gare sinora disputate.

STAMPA LIMITATA E ACCESSI VIETATI, TRANNE AI SOLITI NOTI

Un’annotazione, purtroppo in negativo: proprio perché la Formula E, per via del suo concept, è stata penalizzata più di altri eventi, dovrebbe esserne sostenuto ancor più fortemente l’elemento della visibilità e della copertura mediatica, consentendo ai media di poter operare in merito e rendere debitamente conto agli appassionati; se proprio non si vuole avere una moltitudine di giornalisti presenti, quanto meno si dovrebbe dare spazio a quei professionisti (e la Formula E ben sa chi sono) che hanno nel tempo saputo dare un contributo attivo.

ACCREDITO RESPINTO, MA LE CASE HANNO FATTO ENTRARE LO STESSO CHI VOLEVANO

Quest’anno, in nome delle norme anti Covid19, sono stati respinti gli accrediti a diversi giornalisti, compresa la nostra testata. Comprendendo la motivazioni, ci siamo rassegnati perché sulla salute non si scherza. La sorpresa è arrivata dopo: quando abbiamo scoperto che le Case auto e qualche ben…introdotto, non solo è stato accreditato lo stesso, ma che avevano accesso anche là dove alla stampa era vietato. Ovvero, gli organizzatori non hanno saputo o voluto dire di no a chi pagava. E quindi, le Case presenti in F.E per fare comunicazione, hanno deciso loro chi doveva comunicare e gli organizzatori hanno accettato. Con la differenza che i nostri inviati si sono sempre pagati le spese, mentre qui alla voce ospitalità si è tutto spesati. Complimenti, davvero un bel modo di fare comunicazione.

UNA INGIUSTIZIA PER CHI LAVORA DAVVERO

Un atto certamente ingiusto (basti dire che a vario titolo erano presenti anche quattro ospiti dello stesso gruppo editoriale, come se uno non fosse stato sufficiente a coprire l’evento, ammesso che lo abbiano fatto), che non rende merito e non fa onore ad una campionato che ha sempre avuto nel suo spirito quello di avvicinarsi alla gente e di porsi in una dimensione più “umana” rispetto all’ambiente super blindato della Formula 1; soprattutto, e senza retorica, il diritto (perché tale è) di informare non dovrebbe essere ad appannaggio di una ristretta cerchia di “fortunati”, ma deve poter essere aperto a coloro i quali vogliano ed abbiano saputo dimostrare professionalmente di saper fare giornalismo ed informazione, e che sappiano contribuire alla visibilità di questa disciplina motoristica.

LA CLASSIFICA DOPO QUATTRO GARE

Per dovere di cronaca riportiamo la classifica dopo le prime quattro gare, anche se le scelte fatte in loco (qualcuno a Roma dovrà dare una spiegazione) avrebbero meritato il silenzio. Ecco il punto sulla classifica assoluta

Sam Bird – Jaguar – pt. 43,
Mitch Evans – Jaguar – pt. 39,
Robin Frijns – Envision – pt. 34,
Stoffel Vandoorne – Mercedes – pt. 33,
Nyck De Vries – Mercedes – pt. 32,
Pascal Wehrlein – Porsche – pt. 32,
Edoardo Mortara – Venturi – pt. 30.

NOTA DEL DIRETTORE: Le limitazioni imposte dalla pandemia d Covid19 stanno colpendo tutte le attività sportive non ultimo il motorsport. Le norme di accesso sono severe, comprensibili e giustificate. Non si transige sulla sicurezza. Si comprende come il pubblico sia stato tenuto lontano dagli spalti e che gli accessi, anche a Roma, siano stati limitati. Quello che non è accettabile è che una norma di sicurezza che dovrebbe valere per tutti, possa essere aggirata dalle Case. Ognuno è libero di invitare chi vuole a casa sua e se le Case presenti a Roma, tramite i loro uffici stampa, hanno deciso che solo certe testate e amici degli amici avessero accesso, è una scelta loro insindacabile. Nessuno può pretendere di essere invitato a casa di altri. Ma se esistono limitazioni, non si capisce perché un gruppo editoriale debba avere 4 presenti, altri 2 di altra testata e via di questo passo, tutti insieme nelle varie salette VIP. Si chiamano PR e valgono soprattutto per le testate maggiori (come se poi le piccole, mani libere da accordi, non possano essere altrettanto influenti su certi argomenti..).

Le minori non potranno mai crescere per via di vari logaritmi e cose di questo genere. Se poi alla fine gli accessi vengono consentiti perché “a quello lì non si può dire di no“, ditelo chiaramente. Così evitiamo di perdere tempo, soldi e spazio nel comunicare qualcosa che ci ha portati in cassa zero euro. Esatto, diamo copertura gratis, anzi le spese sono pure a carico di chi segue la manifestazione. Se le Case hanno le loro priorità, è legittimo. Chi gestisce e coordina il campionato dovrebbe saperle bilanciare. Cosa che a Roma non è successa. Ecco perché, in un momento simile, è stata una occasione sprecata. Di parlare, fare comunicazione, inquadrare il futuro. Lo avrà fatto qualcuno a spasso nei box, con lo champagnino in mano ad avere accesso alle informazioni che ad altri sono state negate. (P.C)

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