CAMPIONATO ITALIANO AUTO STORICHE, UN GRAZIE ALL’ACI RACING WEEKEND

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Dando un’occhiata al ricco programma dell’ACI Racing weekend a Monza non poteva non saltare all’occhio, soprattutto a quello attento degli appassionati che sin dagli anni ’60 – ’70 seguono le competizioni automobilistiche, la presenza dell’evento denominato “Campionato Italiano Auto Storiche”, che vedeva in pista una delle più straordinarie rappresentanze delle vetture del passato che in quegli anni focalizzavano l’attenzione e si prendevano la scena.

Una categoria, questa dell’ACI Racing weekend, che più delle altre attrae i puristi delle gare turismo d’altri tempi e valorizza quei marchi di vetture, magari non specificamente sportive, che più di tutti gli altri hanno reso universale ed accessibile la partecipazione alle gare automobilistiche ed ha segnato la strada sulla quale costruire una generazione di giovani piloti di talento che sapevano imporsi per le loro capacità.

Uno spettacolo in pista, con una varietà che spaziava dalle più semplici e “popolari” Turismo, quali un’Abarth 100 ed una Fiat 128, sino alle icone per eccellenza della categoria, le Alfa Romeo, nelle loro declinazioni motoristiche che hanno motorizzato l’Italia, sia quella sportiva che quella “stradale”.

In tema di Alfa Romeo, dalle “Giulietta” degli anni ’60, retaggio a quei tempi di quelle famiglie più benestanti che potevano permettersi una vettura berlina “di tutti i giorni” con caratteristiche già sportiveggianti e con un look aggressivo e caratterizzante, alle mitiche GTA Junior, simbolo della sportività italiana in quella categoria, dominatrice per anni nelle competizioni europee e fucina di tanti piloti che avrebbero rappresentato il tricolore anche nelle massime competizioni automobilistiche, in pista tutta o quasi la gamma di vetture che hanno motorizzato l’Italia sportiva e turistico / sportiva.

Due “perle” sopra tutte assolutamente da citare: una Mercedes 190 ex DTM ed una BMW “Silhouette”, forse le due vetture più belle ed interessanti viste in pista, ciascuna di loro grande protagonista ed emblema dei tempi in cui corsero.

Con l’occhio dell’appassionato “di ieri” difficile seguire questa categoria con un occhio unicamente rivolto al risultato finale; queste vetture si seguono innanzitutto con quell’ammirazione che si tributa ai “grandi” del passato, e con quel pizzico di nostalgia e di malinconia che vengono evocate da mille ricordi e da mille immagini sbiadite dal tempo, quasi non badando alle prestazioni assolute che le vetture sanno esprimere, certamente ben al di sotto quanto una vettura di pari categoria di oggi saprebbe proporre.

Poco rilevante il risultato (non diciamolo però a chi questa serie la corre), l’obbiettivo, malcelato e più romantico, è quello di mantenere viva la tradizione “sportiva” dei marchi sportivi (e non) con una competizione a loro dedicata.

Che dire, da parte nostra in qualità di umili relazionatori delle cronache sportive non si può che fornire il nostro piccolo tributo a queste vetture se non tramite qualche riga e con una piccola carrellata fotografica che sappia riportare alla memoria degli appassionati di più lunga data quanto queste vetture d’altri tempi abbiano rappresentato in campo sportivo e non.

In una sorta di “sliding door” emozionale si propone la versione “revival” delle immagini, giusto per apprezzare l’iniziativa e riportare alla memoria i fasti passati.

Il grazie all’ACI Racing weekend, detto da un appassionato di altri tempi, è per aver avuto la volontà di mantenere vivo nel tempo il ricordo di cosa queste vetture abbiano rappresentato, dentro e fuori dalla pista, un’iniziativa meritoria di menzione che andrebbe ribadita anche per altre categorie di vetture; non lo si dimentichi, prima del futuro, il presente deriva dalla storia che lo ha preceduto, e di cui ne è profonda radice culturale.

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