CHALLENGE FERRARI E IMOLA, UNIONE INDISSOLUBILE

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Sarà perché l’autodromo di Imola è intitolato ad Enzo e Dino Ferrari, sarà perché la casa di Maranello ed il tracciato condividono una terra da sempre la culla del motorismo italiano ed una tradizione sportiva ormai secolare ed una passione per le competizioni palpabile ed indiscutibile, ma ogni volta che una Ferrari percorre il circuito del Santerno non si può non provare una sensazione particolare.

Vedere una Ferrari “girare” sul circuito imolese lascia sempre una sensazione particolare, per certi versi difficile da descrivere, un’emozione che quasi ti incanta, che ti rapisce; non a caso ogni volta che il Ferrari Challenge sbarca ad Imola si assiste a gare che comunque entusiasmano, mentre tra tutti gli addetti ai lavori ci si perde in ricordi più o meno lontani.

In questo contesto, quasi imprescindibile che la Ferrari scegliesse di portare un appuntamento del suo Challenge, nella fattispecie il primo della stagione 2020, sul circuito di Imola, pur se le condizioni sanitarie del periodo hanno costretto alla dolorosa decisione di correre l’evento a porte chiuse senza la presenza sulle tribune del pubblico, che tuttavia, approfittando della configurazione e della logistica del circuito, ci si può giocarsi le mani, riuscirà comunque a trovare qualche angolo utile ad ammirare le vetture in pista.

Un Challenge la cui prima edizione risale al 1993 e che ha visto ed ha saputo esprimere talenti di indiscusso valore, ed a tutt’oggi “palestra” di lancio per tanti giovani nel mondo dell’automobilismo, quali Nicklas Nielsen e Fabienne Wohlwend, solo per citare, in ambito di par condicio, due dei nomi di giovani che hanno di recente conquistato il titolo iridato e che si sono messi in mostra nel mondo dei motori “che conta”.

Una serie che tutti gli anni riscuote entusiasmo e richiama migliaia di persone, un appuntamento di fatto imperdibile anche per i media che non mancano di seguire gli eventi e di dare a questo campionato la giusta e meritata copertura mediatica, e che quest’anno sarà una delle prime serie a riprendere le sue attività in pista.

In questo, nel caso di specie, fondamentale l’apporto, simbolico oltre che sotto l’aspetto organizzativo, del tracciato di Imola, cui recentemente è stata rinnovata l’omologazione anche per la Formula 1, un circuito forse non del tutto adatto alle gare per la massima serie a ruote scoperte, ma che in ambito di vetture Gran Turismo sa forse dare il meglio di se, esaltando le capacità di guida dei piloti più bravi e regalando duelli entusiasmanti sul suo impegnativo layout.

 

Facile prevedere che il clima in pista sarà “rovente”, e che tutti i piloti in gara daranno il meglio di sé per conquistare i primi pesantissimi punti aggiudicandosi una vittoria che, comunque sia, è sempre gi grande prestigio; è con trepidazione infatti che, pur con le limitazioni e le cautele del caso, anche questa serie stia per accendere il semaforo verde e dare il suo segnale verso il ritorno alla normalità.

Tutti pronti quindi per questo primo fine settimana di luglio per rinnovare ancora una volta la tradizione automobilistica di questa regione e consolidare, se mai ce ne fosse la necessità, il legame che unisce il marchio Ferrari ed una pista che, non fosse altro per il nome prestigioso che rappresenta, ne è una delle migliori espressioni sportive ed agonistiche.

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