Ferrari a Monza, il 12.uomo in campo i titolari assenti…

Durante lo scorso week end lungo ho partecipato, insieme a tantissimi altri innamorati, ai Ferrari Days.

Il Teatro è stato il Tempio della Velocità, l’Autodromo di Monza. Un Luogo che non riusciamo quasi mai ad apprezzare abbastanza, ad amare, a salvaguardare come meriterebbe. Mi sono reso conto di questo partecipando ai Ferrari Days con un gruppo di Tifosi inglesi, appartenenti alla Scuderia Ferrari Club Silverstone. Per loro Monza è un Luogo Sacro, quasi quanto il loro Silverstone. Un Luogo dove si è fatta la Storia del nostro Sport e del quale conoscono veramente gli accadimenti, anno per anno, e anche tutte le vicissitudini che il nostro Tempio della Velocità si trova di volta in volta a dover affrontare. Non voglio certo sminuire o prendere alla leggera l’enorme Passione che permea le anime e i cuori degli insostituibili Tifosi Italiani, ma mi rendo conto, come tifoso italiano io stesso, di non avere la cultura, la sensibilità, l’Amore assoluto per il Motorsport che hanno loro.

 

MONZA, PER NOI SCONTATA PER GLI STRANIERI LUOGO SACRO

 

Noi Monza la diamo quasi per scontata, la prendiamo spesso sotto gamba, basta vedere come si concia l’Autodromo, il Bosco Bello, quando piove, come è capitato sabato mattina. Penso che possiamo e dobbiamo fare di più. Così come facciamo un tifo cieco, assoluto, incondizionato per la Rossa, dovremmo farlo ugualmente anche per il nostro Autodromo, che non sarebbe più nemmeno da chiamare Autodromo Nazionale, ma sarebbe da rinominare Autodromo Mondiale. E far dichiarare Patrimonio dell’Umanità.

Ma veniamo alla Festa Rossa. Mi voglio subito togliere il dente che mi fa male: ad una Festa così Bella, così sentita, così piena di Amore dichiarato, interminabile, riconfermato, ribadito, incontrovertibile da parte del Dodicesimo Uomo, come ci ha ribattezzati Maurizio Arrivabene, non possono mancare i Piloti titolari in F.1. Non devono. Mi spiace scriverlo, ma la loro assenza è stata ingiustificata. Capisco la lunghezza e gli impegni della Stagione, ma ieri c’erano veramente tutti: i Fantastici Ragazzi del Ferrari Races, Piloti, Tecnici, Meccanici. C’erano Tifosi Appassionati da tutto il Mondo che volevano salutare e ringraziare Kimi Raikkonen, tributargli un ultimo meritatissimo applauso.

 

I TIFOSI IN CAMPO I PILOTI ASSENTI, NESSUNA FESTA PER KIMI…

 

Si sta chiudendo una Storia con un Pilota che ha dato tanto alla Ferrari, ma che ha anche ricevuto tanto. Un Pilota che ha supporters in tutto il Mondo. Ma i suoi primi supporters, i suoi primi difensori quando fa un po’ lo scansafatiche siamo noi, che eravamo lì ieri. E lo aspettavamo per abbracciarlo, per applaudirlo l’ultima volta in Rosso.

“Sebastian Vettel va coccolato” ha detto Maurizio Arrivabene. Ebbene, eravamo lì apposta. Per coccolare il nostro Pilota. Ci siamo incazzati sì, e di brutto, quando ha fatto le cazzate che ha fatto. E ci siamo incazzati ancora di più quando le cazzate le ha fatte il Team, non permettendo ai Piloti di raggiungere certi risultati. Ma ieri eravamo lì tutti. Tutti. A dichiarare apertamente quello che abbiamo nel cuore. Per Lei. Per quella Rossa che si è fatta vedere, che si è fatta amare, ancora una volta, come solo Lei sa fare. Soprattutto quando si mostra nelle configurazioni che sono state condotte dal Cuore e dalla Sapienza di Lui, Michael Schumacher. Quante lacrime anche ieri, ammirando di nuovo le sue Rosse scorrazzare nel Tempio nelle mani dei Piloti della F1 Clienti!

 

SCHUMACHER NON MANCAVA MAI AVEVA RISPETTO DEI TIFOSI

 

Lui, dicevamo, Michael Schumacher. Lui, che non mancava mai agli appuntamenti con i suoi Tifosi. Lui, che ci citava sempre, in tutte le interviste, in tutte le dichiarazioni, in tutte le presentazioni aveva sempre un pensiero per noi. Figurarsi se mancava un Ferrari Days!

E’ stata commozione Vera anche ieri, quando i Ragazzi del Ferrari Races hanno sfilato con la sua Bandiera, quella Bandiera dell’Italia che sventolò nel Ferrari Days 2006, quando gli facemmo una Festa Indimenticabile in occasione del suo Addio alla Rossa. Credo di non aver mai pianto tanto come Quel Giorno, né prima, né dopo…

C’era davvero tantissima gente ieri nel Tempio della Velocità. Le Gare del Ferrari Challenge sono state combattutissime ed avvincenti. Sono rimasto ancora una volta molto impressionato dalla velocità e dalle performance raggiunte dalla 488. Per condurre un Gioiello così impegnativo ci vogliono Piloti Veri. E li abbiamo ammirati. E applauditi. Perché se lo sono meritato tutti. Per l’impegno, per il cuore che ci hanno messo. Anche troppo, visto i paurosi incidenti di cui si sono resi protagonisti, solo per robustezza e sicurezza delle loro Ferrari senza conseguenze. Ci siamo spellati letteralmente le mani per le Ragazze, le Pilotesse, si dice così? Che viaggiare facevano, gente! Entusiasmanti veramente!

 

Fisichella era in pista a firmare autografi, mancavano Vettel e Raikkonen. Delusione dei tifosi

 

Non voglio citare nessun nome, quelli li trovate sulle cronache. Vorrei potervi descrivere gli occhi, l’espressione dei volti di tutti i Tifosi che c’erano intorno a me. Se trovassi le parole giuste capireste l’Emozione Vera, l’enorme attaccamento che c’è, che esiste ed è tangibile, per la nostra Amatissima Rossa.

Nonostante i prezzi dei biglietti alle stelle, nonostante la pay tv che non tutti si possono purtroppo permettere, l’Amore per la Rossa è rimasto tale e quale, sempre al massimo dei battiti del cuore, sempre viscerale ed incondizionato. Lo sa bene Maurizio Arrivabene, che è venuto a ringraziarci, per stare con i Ragazzi del Ferrari Races, per stare con noi, il Dodicesimo Uomo. Lo abbiamo apprezzato questo gesto, tanto. E anche la sua sorprendente pazienza e disponibilità e gentilezza per autografi, selfies e qualche battuta con tutti. GRAZIE, GRAZIE, continuava a dire a chiunque incrociasse sulla sua strada.

E’ stato bello così: con tutte le Rosse in Pista, a farsi ammirare da noi, che eravamo lì solo per loro. E lo saremo sempre! You’ll never walk alone!

Siamo o non siamo il Dodicesimo Uomo?     

 

 

 

 

 

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