GUASTATORI DA CORSA La storia dei piloti inglesi di F.1 diventati spie nella 2.guerra mondiale

REDAZIONE

Dagli autodromi della Formula Grand Prix alle azioni di sabotaggio nella Francia occupata dai nazisti. La penna di Joe Saward, autorevole firma del giornalismo sportivo d’oltre Manica, ci regala una storia vera e affascinante, che si snoda tra gli anni ruggenti dei primi Gran Premi, con il loro carico di lustrini, trionfi e tragedie in pista, e l’incubo della seconda guerra mondiale. Due situazioni lontanissime l’una dall’altra, che hanno un elemento in comune: la presenza di un terzetto di piloti che, appeso il casco al chiodo, decisero di fare la propria parte nel conflitto lavorando dietro le quinte e infliggendo più danni possibili agli occupanti tedeschi, organizzando attentati e sabotaggi.

Il tutto secondo la linea dettata dal premier britannico Winston Churchill, ideatore dello Special Operations Executive (SOE) per cui questi piloti lavoravano, e i cui documenti sono rimasti secretati per decenni. Un’organizzazione coperta dal più assoluto riserbo, addirittura malvista dall’MI6, il servizio segreto “ufficiale”, e che, dopo il conflitto, contribuì alla nascita della CIA americana.

Un contesto del genere richiede una buona dose di segretezza e mistero da parte di chi ci lavora: caratteristiche che accompagnarono per tutta la vita, e anche oltre, il fantomatico “W Williams”, il pilota che per primo decise di dare il proprio contributo coinvolgendo successivamente gli altri due. Vincitore del primo Gran Premio di Montecarlo nel 1929, “W Williams” era un mistero per i suoi stessi avversari. Pochi di loro sapevano esattamente chi fosse e, vivendo stabilmente in Francia, era pressoché sconosciuto nel Regno Unito, la sua vera nazione di appartenenza. Si sapeva solo che era un grande sportivo e che, con la moglie Yvonne, formava una fantastica coppia di ballerini, pluripremiata alle feste danzanti del Principato monegasco. Un personaggio dalla vita affascinante e quasi sempre al limite che, assieme ai suoi compagni, vi terrà col fiato sospeso fino all’ultima pagina.

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