CONTROMANO: CERCASI LECLERC DISPERATAMENTE

RODOLFO INTELISANO

 

Dopo aver, più che giustamente direi, pesantemente bacchettato la dirigenza e il muretto Ferrari, penso sia giunto il momento di dire qualcosa riguardo un altro mistero di questa stranissima stagione in Ferrari.

Perché i misteri sono tanti: perché non si è puntato da subito su Leclerc? Perché le strategie più punitive vengono riservate sempre a lui, fino all’ultima dell’Ungheria che si fa fatica a qualificare come errore, ed è talmente grossolana da far pensare che sia stata fatta volutamente per favorire Sainz, così come palesemente è stato fatto a Silverstone, quando il mondiale poteva essere riaperto e Leclerc non era ancora così distante da Verstappen? Perché Sainz che si trova alla bellezza di 122 punti da Verstappen può ancora rilasciare interviste in cui dichiara di voler combattere con Verstappen per il titolo (!!!) quando anche Leclerc, al di là delle dichiarazioni ufficiali, si è oramai arreso all’evidenza?

Di che appoggi potenti gode Sainz in Ferrari? Cosa prevede il suo contratto? Che non farà mai da secondo a Leclerc, nemmeno davanti alla evidenza dei punteggi? Misteri. Ma c’è un altro grosso mistero ed è il cambiamento caratteriale di Leclerc. Mi domando e vi domando: che fine ha fatto il ragazzino sfrontato che già alla seconda gara se ne frega degli ordini del muretto che gli dicono di aspettare e di seguire Vettel e risponde via radio: “sono più veloce passo”? Che fine ha fatto? Come ha potuto diventare il servile soldatino che chiede umilmente via radio: “per favore, potete chiedere a Carlos di andare più veloce?”

Dove è finito, che fine ha fatto il furbastro, ambizioso che a Monza 2019, dopo aver ricevuto la scia da Vettel, al momento di restituirla ha una strana amnesia e si dimentica di restituire il favore, tanto da essere bacchettato via radio da Binotto e va a prendersi la pole? E che fine ha fatto il pilota che protestava via radio a Sochi che Vettel, che aveva sfruttato la sua scia in partenza, doveva restituirgli la posizione? E tutte le lamentele via radio per la strategia che involontariamente aveva favorito Vettel per la vittoria a Singapore, tanto da guadagnargli il titolo di “piangina” Leclerc, che a quel tempo non lo rendeva per nulla simpatico, che fine hanno fatto? Perché oggi Leclerc è diventato così prono e rassegnato ai voleri di una squadra che lo sfavorisce palesemente a vantaggio dello spagnolo?

Perché esegue ordini di strategia palesemente sbagliati, senza mostrare un minimo di carattere, come invece ha fatto Sainz a Monaco? Se vuoi davvero combattere per il titolo devi essere un vero leader e il team deve seguire anche le tue indicazioni, come ha fatto in questi anni Hamilton in Mercedes, non puoi essere così adagiato sulle decisioni del muretto, devi avere anche tu una visione della gara, saperti imporre, invece…

Perché questa arrendevolezza? Cosa sa Leclerc che noi non sappiamo? Perché con Vettel un atteggiamento completamente diverso da quello tenuto con Sainz? Forse perché con Vettel si sentiva già da subito prima guida e sapeva che il tedesco sarebbe stato presto giubilato, al di là anche qui delle versioni ufficiali che lo volevano il giovane “apprendista” all’ombra del campione? Forse che Leclerc oggi è ben a conoscenza, come il suo manager che stranamente non parla, del potere di Sainz all’interno della squadra?

Con la ripresa del campionato, aspettiamo un gesto di ribellione, aspettiamo che il ragazzino tiri fuori di nuovo gli attributi e mandi un messaggio via radio sul modello Bahrain 2019: “sono più veloce, passo”! Lo farà o resterà “attapirato” alla ragion di squadra? Staremo a vedere.

Condividi su: