FORMULA E, FORSE IMPOSSIBILE RIPRENDERE

testo e foto MARCO FERRERO

 

Chi, come il vostro cronista, segue con passione la Formula E, avrà rilevato come a seguito dell’aggiornamento eseguito dagli organizzatori, che hanno dichiarato “rosso” (no gare) il mese di giugno e “giallo” (da monitorare per conferma) il mese di luglio, sono però spariti dal calendario gli ultimi tre eventi, il che fa sorgere qualche dubbio sul fatto che gli stessi siano poco confidenti sul fatto di poter svolgere nel 2020 altre gare.

Questo nonostante un personaggio di spicco della serie non più tardi di qualche giorno fa ci abbia esposto come i team stiano valutando con la FIA, ovviamente compatibilmente con l’evolversi della situazione sanitaria globale, la situazione, e che l’intendimento sarebbe di dare compiutezza al campionato recuperando non tutte, il che sarebbe impossibile, qualche gara.

Se le intenzioni sono ottime, tuttavia alcune riflessioni e considerazioni facilmente eseguibili portano a considerare come il tutto potrebbe rimanere a livello di buone intenzioni; a partire dal fatto che la trasferta a New York (11 luglio) sia ormai tramontata e che la Gran Bretagna ha “chiuso” tutti gli eventi sino al 30/06, di fatto togliendo ogni possibilità di svolgimento delle ultime due tappe del 25-26/07, non sembrerebbe che vi siano possibilità di svolgere altre gare.

 

Innanzitutto vi è un fattore di ordine temporale; se si ripetesse l’andamento della stagione in corso, che aveva visto i test pre campionato a Valencia a metà ottobre e gare 1 e 2 a novembre in Arabia Saudita, si avrebbe, nella migliore delle ipotesi, agosto e settembre per poter mettere (letteralmente) in pista eventuali gare o trovare qualche soluzione alternativa. Se si decidesse di slittare in avanti la stagione 7 (2020 – 2021) sfruttando ottobre però non si dovrebbe scordare che in quasi tutta l’Europa le condizioni meteo sarebbero tali da ridurre significativamente le possibilità.

Uno dei problemi più ostici da risolvere sarebbe quello “logistico”, ovvero dove si andrebbe a correre; non c’è da essere il Profeta Isaia per immaginare che sarebbe improponibile correre all’interno delle città, per via degli assembramenti che andrebbero a generarsi, con un livello di rischio di contagio che crescerebbe esponenzialmente, come sarebbe nello spirito e nell’anima della serie, e presumibilmente (e nessuno alzerebbe la mano per protestare) si valuterebbe l’opzione di correre alcune gare a porte chiuse presso qualche tracciato permanente.

 

I test pre campionato si erano svolti a Valencia, ma sfortunatamente per gli amici spagnoli la loro nazione è una di quelle al momento messa peggio; considerato come la situazione che si è generata ha portato allo stravolgimento dei calendari di tutte le serie motoristiche a due e quattro ruote, in questo momento di fatto tutti i circuiti europei hanno i weekend da settembre a novembre già “bloccati” da altri eventi sportivi, e trovare qualche circuito che abbia delle disponibilità equivale alla ricerca del Santo Graal.

Come se tutto questo non bastasse, sussiste ancora un problema tutt’altro che trascurabile; i piloti che gareggiano in Formula E sono impegnati contrattualmente anche in altre serie, e si può essere certi che quasi tutti loro si troverebbero (se già non sta accadendo) più impegni sullo stesso weekend che andrebbero in sovrapposizione, con ovvia impossibilità di appellarsi al principio dell’ubiquità.

 

Poiché tutti, a partire dal vostro cronista, e principio equamente valido per qualunque serie motoristica, vorrebbero poter ritornare a bordo pista o sulle tribune per ammirare i nostri beniamini e godere dello spettacolo delle gare, che quanto sopra espresso non venga preso per disfattismo o per “tirarla” a qualcuno; personalmente credo si tratti di essere oggettivamente realistici. Salvo evoluzioni positive al momento non facilmente prevedibili, non è eccessivo affermare che il campionato 2020 – 2021 sia ormai concluso, con la vittoria, punteggi ad oggi, di Antonio Felix Da Costa tra i piloti e della DS Techeetah tra i team.Così fosse giusto rendere merito ad un pilota che, nonostante le poche prove disputate, ha dimostrato di meritare il titolo per la consistenza e la regolarità di prestazioni già messe in mostra nei test pre campionato.

 

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