TESTO E FOTO DI GIUSEPPE MAGNI
E’ arrivata la mattinata della domenica qui a Le Mans. Stiamo vivendo una gara ricchissima di colpi di scena, di pioggia e di imprevisti. La notte nel Circuito De La Sarthe è un qualcosa di davvero indescrivibile. Mentre impazzavano concerti e spettacoli pirotecnici, ci si è persi nei fasci di luce tagliente dei bolidi, improvvisamente non più multicolori, ma avvolti dal fascino di una oscurità che lascia trasparire solo certe avvenenti ombre, sagome, figure sensuali e sinuose.
Il susseguirsi dei passaggi non fa avvertire per niente l’umidità che permea e imbeve l’aria, portata dall’acquazzone che ha colpito solo il rettilineo delle Hunaudieres a gara iniziata da un paio d’ore. Ci si immerge piano piano in una sorta di trascendenza, quasi una piacevole ipnosi, accompagnata da quella commozione latente, che si sente alla bocca dello stomaco, dalla quale ci facciamo cullare.
Tutti i servizi del Circuito sono attivi, ci sono davvero tutti: dai parcheggiatori ai baristi, dai controlli accessi agli addetti alle boutique. Una organizzazione davvero notevole, questa messa in piedi dall’Automobile Club de l’Ouest. Nonostante il numerosissimo pubblico accorso alla edizione del centenario, nobilitata dalla presenza di Case automobilistiche blasonatissime, tutto sta funzionando alla perfezione, addetti in ogni settore tutti sul pezzo e di una educazione e gentilezza che altrove sta scomparendo.
Abbiamo incontrato un commissario di pista, che abbiamo ringraziato e pregato di ringraziare tutti gli addetti in pista, che, oltre a svolgere con assoluta maestria e coraggio il proprio lavoro, prima della partenza alla chicane Ford si sono prodotti come capi curva, aizzando il pubblico presente sulla tribuna ad applaudire, fare la hola, scatenare l’entusiasmo, manco fossero delle cheerleaders delle note squadre di football americano.
Abbiamo davvero apprezzato molto anche il lavoro di Victor, un giovanissimo addetto all’helpdesk della sala stampa, che si sta sciroppando ore e ore di lavoro quotidiano svolto con efficienza, dedizione, precisione e passione. Davvero bravissimo a rispondere alle esigenze di tutti in qualsiasi momento, risolvendo mille questioni in tempi brevissimi. Bravi, bravi, bravi, sia a lui che alle sue colleghe e ai suoi colleghi, magistralmente guidati dal communication manager del WEC, Madame Catherine Vatteoni.
La magia di una corsa famosissima e prestigiosissima esaltata da una organizzazione davvero all’altezza. Avremo un giorno il privilegio e l’orgoglio di poterci esprimere in questi termini anche per certe organizzazioni nostrane, per altro custodi di corse non meno prestigiose e blasonate?
