MUGELLO CLASSIC, RICORDI DI UN TEMPO PASSATO

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Le competizioni sportive per vetture d’epoca hanno, aspetto agonistico a parte, l’indubbia caratteristica di risvegliare ricordi talora dimenticati e suscitare emozioni, un po’ come quando ci si ritrova di fronte quella ragazza, ormai divenuta donna, per la quale in adolescenza ci si era presi una cotta, che vanno a risvegliare dai cassetti della memoria quelle sensazioni particolari che ti fanno battere forte il cuore.

Forse un tantino meno “ricco” in tema di partecipazione, specie se paragonato ad altre edizioni del “Classic”, l’edizione 2023 svoltasi sul circuito internazionale del Mugello ha comunque, specie in chi ha qualche capello bianco in più sulla testa (purtroppo le nuove generazioni non sono state abituate a seguire le competizioni sportive, né i parametri di riferimento – come una Formula 1 sempre più lontana dallo sport e dalla passione degli sportivi – invogliano a farlo) saputo regalare un ideale ritorno al passato a chi abbia presenziato l’evento.

Spunti di attenzione ed interesse non ne sono mancati, ed erano molte le vetture che, soffermandosi ad uno sguardo appena più approfondito, riportavano alla memoria ricordi di un tempo passato, gare, piloti, aneddoti, duelli, vittorie e quant’altro abbia costruito la storia dell’automobilismo sportivo da tempi quasi pionieristici sino a quelli a noi più vicini.

L’occasione, che solo questo tipo di manifestazioni sa dare, di spaziare idealmente nel tempo, dal 1950 ai primi anni 2000, cinque decadi di competizioni durante le quali l’evoluzione è stata non solo continua (talora anche con passi indietro per ovviare ad eccessi e soluzioni estreme) ma anche totale e tale da stravolgere tutti i dettami non solo tecnici e regolamentari ma anche in tema di sicurezza, sia attiva che passiva, e nel quale l’unico elemento che è rimasto costante è la passione degli appassionati.

Giusto, quand’anche non doveroso e necessario, riportare alla memoria e rivivere quei ricordi; in fondo la storia di ciascuno di noi è fatta di ricordi, di emozioni, di sensazioni, di momenti e di immagini, e per un appassionato di sport motoristici tutto questo si materializza nelle vetture, prima ancora che nei piloti e nelle competizioni, e tutto questo in una certa parte del mondo che tende a cancellare cultura, storia e tradizione, e dove qualche amministrazione comunale per la quale ogni ragionevole giudizio potrebbe risultare oggetto di querela vorrebbe relegare le vetture storiche nei garage o nei musei impedendo loro la circolazione.

L’intendimento, ma anche la speranza, non solo quello di salutare l’evento, con un arrivederci alla prossima edizione, ma soprattutto di tentare di condividere i ricordi e le sensazioni e di suscitare in chi abbia voglia per un attimo di ritornare alle proprie reminiscenze le stesse emozioni che si possono provare assistendo dal vivo a questi eventi; difficile farlo a prescindere con qualche riga e qualche foto, ognuno vive le proprie emozioni in modo personale e diverso dagli altri, ma ogni tanto è bello farsi prendere un po’ dalla nostalgia di tempi definitivamente passati che ci hanno saputo regalare attimi intensi di sensazioni forti.

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