IL GP DEL GIORNO DOPO Strategie Ferrari, la botte piena e Binotto ubriaco

DI HERIBERT STOHR
Dopo la quarta pole di fila del giovane Leclerc, spettacolare il suo giro secco con frenate non impiccate ma modulate in modo certosino ed encomiabile che favoriscono accelerazioni in anticipo con uscita curve vantaggiose, non era difficile aspettarsi un’altra vittoria del monegasco sponsorizzatissimo dai media nazionali che fanno da influencer a frotte di follower rossi impazziti da una droga che crea dipendenza virale e, oserei dire, anche virtuale. Ma passo a propinarvi cosa ho visto oggi da uno schermo a 55 pollici in Ultra HD e 4 K.

Gp non di Sochi ma di Socmel ( tipica esclamazione regionale).

Doppietta Ferrari. No? Scusate. Doppio furto in casa Ferrari. Pronti via e Vettel prende uno scione su Leclerc e va in testa. Straordinariamente la regia ci tempesta di team radio Ferrari (una rarità) superfarneticanti perché il tedesco dovrebbe ridare il comando al monegasco. E’ l’una e un quarto ma non c’è “silenzio parla Agnesi”.”Io non ci casco!” dice Seb tra sè e sè e si mette a tirare come un campione staccando Leclerc a suon di giri veloci. Hamilton non viene inquadrato e non sappiamo se stia spingendo al massimo o si tenga una briciola di margine. Bottas è più lontano. La posizione di Vettel è meritata ma il team decide di fare un undercut col pit di Charles (23° giro) e in seguito impedisce la sosta ai box a Vettel per 4 giri, per cui, quando la effettua, si ritrova 2° e non più 1°. San Giuan fa minga ingann. Penso subito ad un ammutinamento del tedesco immaginandomi che riporti subito l’auto ai box e scendendo disgustato vada a rintanarsi nel motor home con una sfilza di “Scheise!!”. Ma ciò avviene in pista!!!! Incredible!! Dopo un team radio funesto e slim ,Vettel spegne tutto e si ferma nella via di fuga anziché infilarsi nel comodo pertugio sulla destra (dove ci sono i commissari pronti a ricoverare i mezzi) che avrebbe lasciato la gara com’era. Invece virtual safety car e poi safety car. La Mercedes di serie con le luci gialle sul tetto (tanto agognata dal Team Ferrari fino a 4 gp fa) si materializza proprio a causa dello stop di Vettel favorendo le Mercedes pronte al cambio gomme. Così Hamilton è in testa Leclerc 2° e Bottas 3°.

Ma ci vuole un colpo di genio.

Richiamano al box Charles per montargli le soft (stesse gomme montate ai piloti Mercedes) facendogli perdere una posizione a vantaggio del finlandese. Finiranno nell’ordine. E sì perché, nonostante i telecronisti ci preparino ad un finale di gara pregustando sorbetto alla vodka e limoncello di Monaco, Lewis e Valtteri sembrano abbiano ingerito Gerovital e vanno come delle lippe rendendo vani i movimenti apri e chiudi del DRS azionato dall’incredulo Charles Leclerc. A fine gara le interviste di Sky ai piloti ferraristi ci sciroppano ulteriori farneticazioni della serie : patti chiari armistizi lunghi, patti scuri facciamo gli scongiuri. Lewis e Valtteri fortunati ? E chi può dirlo? A guardare i tempi che facevano nella seconda parte di gara direi proprio di no, andavano veramente forte. Verstappen è tornato al tanto amato 4° posto che gli mancava da un pò. Albon si è sudato con merito (partiva dai box) un bel 5°, Sainz sempre mastino 6°, Perez un altro che porta spesso punti pesanti alla squadra 7°, Norris 8° una bella conferma, 9° Magnussen casinista come sempre ma raccoglie più di quanto semina, 10° Hulkenberg che ha raccolto meno delle previsioni, poi Stroll, Kvyat, Raikkonen, Gasly, Giovinazzi, ossia tutti i piloti che sono scesi dalle loro auto con musi talmente lunghi da allentare abbondantemente i cinturini dei loro caschi in modo permanente. Ritirati per frittate varie Kubica, Russell (rimasto con un freno solo), Vettel (?), Ricciardo e Grosjean che è il tester più accreditato per provare la resistenza e consistenza delle barriere di protezione.
La stategia Mercedes ha funzionato (partite con gomme medie) anche se non sapremo mai quanto avrebbe pagato se non ci fosse stata la safety car. In ogni modo, dopo tutti i pit stop, in pista avremmo trovato i piloti Ferrari con gomme medie e i piloti Mercedes con gomme soft più performanti; tutto da verificare se poi Lewis e Valtteri fossero riusciti a sopravanzare il monegasco.

La strategia Ferrari è spesso da botte piena e Binotto ubriaco.

Piano A, piano B, piano C, chi va in testa resta in testa, chi non è in testa poi ci andrà, oggi vince chi parla tedesco, no oggi vince chi parla francese, chi parla meglio italiano vince, la scia è mia e così sia, chi non scia non rosica, siamo d’accordo che se ti faccio passare tu poi mi fai ripassare ma non da una hostess, ti faccio passare ma non ripassare e la prossima volta non ti faccio passare neanche se tu mi cedi la posizione a calciobalilla, se dico per radio “Boh” forse non ti faccio passare ma richiama non si sa mai, se ti faccio passare a Sochi tu poi mi fai passare in Giappone e in Usa, in Messico chiudo tutte le curve, in Brasile passi solo se hai culo, ad Abu Dhabi ci giochiamo la posizione a rubamazzo, and more and more.
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