WORLD SBK, E VENNE L’ORA DI BAUTISTA

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Dopo Jonathan Rea nel 2020 e Toprak Razgatlioglu nel 2021, lo scettro di campione del mondo 2022 va ad Alvaro Bautista; un successo, per il trentottenne campione iberico, che ricordiamo già campione del mondo della 125 nel 2006, giunto forse all’ultima vera grande occasione della sua carriera, un successo meritato per quanto fatto vedere nel corso della stagione, combattuta contro due irriducibili avversari che sino alla fine  nulla hanno concesso allo spagnolo.

Un successo che, ad onor del vero, Bautista avrebbe potuto ottenere già due anni fa, laddove un inizio di stagione da dominatore lo aveva portato a cullare ambizioni di vittoria, prima che un crollo quasi verticale sia tecnico che psicologico lo portassero a cedere il titolo a Rea; quest’anno invece il titolo è giunto già nel penultimo round indonesiano di Mandalika, facendo sì che l’ultima tappa sul tracciato australiano di Phillip Island fosse solo più una trionfale passerella.

Da annotare come, analogamente allo scorso anno quando la Yamaha colse una doppietta nelle massime competizioni motociclistiche, con Quartararo in MotoGP e Razgatlioglu in SBK, quest’anno è stata la volta di Ducati ottenere il medesimo risultato, con Bagnaia in MotoGP ed appunto Bautista in SBK; se per l’iberico è stato il secondo titolo mondiale in carriera, per la casa di Borgo Panigale si tratta del diciottesimo alloro iridato, con nove diversi centauri, ottenuto da un proprio pilota, l’ultimo dei quali fu Carlos Checa nel lontano 2011.

En plein per la Ducati, che si è aggiudicata anche il titolo costruttori, il diciottesimo della sua storia, consolidando la propria leadership quale casa più blasonata della storia della serie; la classifica finale del campionato World SBK 2022 vede pertanto il seguente podio:

1^ Alvaro Bautista – pt. 601 – Ducati,

2^ Toprak Razgatlioglu – pt. 529 – Yamaha,

3^ Jonathan Rea – pt. 502 – Kawasaki,

mentre la classifica finale per costruttori recita quanto segue:

1^ Ducati – pt. 632,

2^ Yamaha – pt. 577,

3^ Kawasaki – pt. 530.

La vittoria di Alvaro Bautista si evince anche dai numeri della stagione, laddove il centauro spagnolo ha vinto 16 gare, piazzandosi secondo in 12 occasioni e terzo in 3, con 13 giri veloci, mentre Toprak Razgatlioglu, che è nei fatti risultato l’avversario più diretto, di vittorie ne ha ottenute 14, ma con 9 secondi posti e 6 piazzamenti sul gradino più basso del podio, e con 13 giri veloci. Jonathan Rea quest’anno ha sofferto un po’ la supremazia dei due avversari, dovendosi accontentare di “sole” 6 vittorie, 11 secondi posti e 13 terzi piazzamenti, con 8 giri veloci.

A parte loro, nessun altro centauro impegnato nel mondiale ha ottenuto vittorie, con ciò confermando come ancora una volta, fatto ormai ricorrente da tre annate, la lotta per il titolo sia risultata ristretta a loro tre.

Gli sguardi sono ora puntati verso la prossima stagione, nella quale sarà interessante verificare se Bautista avrà ancora “fame” e voglia di mettersi in gioco, o se gli avversari, soprattutto il campione 2021 Toprak Razgatlioglu, talento che potrebbe riportare se stesso e la sua Yamaha al vertice della categoria, sapranno recuperare il terreno perduto e puntare alla vittoria di un 2023 che, seppur limitato a pochi pretendenti al titolo, pare presentarsi come una stagione interessante e tutta da vivere.

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