EUROPEAN LE MANS SERIES, I CAMPIONI 2020

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Con l’ultima prova disputatasi a Portimao si è chiusa l’edizione 2020 della European Le Mans Series, la serie che, con il WEC, il World Endurance Championship, che alla serie continentale aggiunge le vetture di classe LMP1 e le gare di 24 ore, porta in pista in gare di durata di quattro ore i prototipi in abbinamento alle vetture Gran Turismo.

Un campionato che si è svolto, rispetto alle canoniche sei prove, su cinque appuntamenti, ma che non per questo è risultato meno appassionante, anzi, con ancor un maggiore equilibrio generato dal limitato numero di gare, che comunque non ha impedito, caso abbastanza raro per questo campionato, che uno dei verdetti fosse matematicamente definito con una gara di anticipo.

Se la gara di Monza aveva già aggiudicato i titoli della classe LMP2 per squadre alla United Autosports e per i piloti al suo equipaggio composto da Philip Hanson e Filipe Albuquerque, veri e propri dominatori della serie quest’anno, rimanevano ancora da attribuire quelli delle categorie LMP3 e LMGTE; nella classe LMP2 la vittoria finale è andata all’equipaggio formato da Wayne Boyd, Tom Gamble e Robert Wheldon del Team United Autosports, che ha in tal modo ottenuto un “en plein” di vittorie nei prototipi.

Nella classe LMGTE, quella più equilibrata nei punteggi, si è aggiudicato il trionfo finale l’equipaggio della Porsche della Proton Competition composto da Alessio Picariello, Christian Ried e Michele Beretta, che è giunto a pari punti a quota 99 con quello della Ferrari della Kessel Racing formato da David Perel e Michael Broniszewski, per giunta avendo ottenuto gli stessi risultati, 2 vittorie, 2 secondi posti ed un quarto posto, nella gare disputate, ma che si è aggiudicato il successo finale per effetto della vittoria ottenuta nella gara di apertura disputatasi a Le Castellet in Francia.

Certamente una beffa amara per la coppia ferrarista, un colpo di scena tipico di questa serie, un epilogo inatteso e mozzafiato, uno di quegli elementi di equilibrio che rende la serie entusiasmante e che è uno dei motivi per i quali la stessa riscuote successo.

Finita la stagione 2020 è già tempo di guardare al futuro verso la stagione 2021, che si preannuncia, sotto l’aspetto tecnico e regolamentare, interessante sia per l’ingresso nella serie delle Hypercars che per la riduzione, da 600 a 560 cavalli, della potenza massima per i prototipi di classe LMP2, il che dovrebbe generare un ancor maggior equilibrio e competitività nelle gare.

Sempre in tema della prossima stagione, già ufficializzato il calendario 2021, che risulta strutturato sulle canoniche sei prove, dove il Red Bull Ring prende il posto di Silverstone e dove Monza viene confermato ma spostato in avanti da maggio a luglio; in dettaglio, il calendario risulta così’ definito:

Barcelona 12-13/04 – test pre campionato,

4 ore di Barcelona 17-18/04,

4 ore del Red Bull Ring 15-16/05,

4 ore di Monza 10-11/07,

4 ore di Le Castellet 28-29/08,

4 ore di SPA Francorchamps 18-19/09,

4 ore di Portimao 23-24/10.

L’appuntamento è a metà aprile, quando potremo vedere i frutti del lavoro svolto in questa lunga pausa invernale, sia da parte di chi vorrà riconfermarsi sia di chi vorrà prendersi la rivincita.

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