ANDREA AGHINI E’ lui il vero rally legend italiano

DI ENRICO DELL’ONTE FOTO PINTEREST-WEB

Ai microfoni di San Marino TV all’ultimo rally legend

Una carriera ad alto livello grazie a quella qualità di pilotaggio che ancora oggi non lo ha abbandonato diventando un riferimento per tanti giovani 

Ha stravolto tutte le frasi fatte come che si è piloti  forti e vincenti solo quando si è giovani , ha sfatato pure gli stereotipi di piloti vittoriosi ritirati dalla carriera che non osano risalire in macchina per paura di sfigurare, anche perché avanti con gli anni rispetto a colleghi più giovani o addirittura ancora in attività; invece Andrea Aghini ha recentemente dimostrato che tutto ciò, se si è dei veri campioni, non è vero.

Aghini nasce il 29 Dicembre 1963 a Livorno e coltiva fin da ragazzino la passione per il motocross che purtroppo la famiglia non condivide e così , nel 1984, inizia a muovere i primi passi cimentandosi in gare auto in campionati nazionali a bordo di una Autobianchi A112 Abarth. La carriera decolla,  perché i  risultati iniziano fin da subito ad essere molto competitivi fino ad esordire, nel 1986,  nel campionato del Mondo al  Rally di Sanremo iniziando cosi una brillante e vittoriosa carriera che lo porterà ad essere considerato uno dei piloti da rally italiani più forti e vittoriosi degli ultimi venti anni.  In particolare il suo stile di guida aggressivo ma preciso viene esaltato sull’asfalto ed è così che a bordo di una Lancia Delta HF Integrale del Team Martini Racing  vince il Rally di Sanremo del 1992, gara valida per il mondiale, risultando l’ultimo pilota italiano ad aver vinto una gara tricolore a bordo di una vettura italiana, sconfiggendo, pure in quell’occasione, il suo compagno Kankunnen.

Un traverso in puro stile Aghini ultimo vincitore italiano su auto italiana al San Remo

Il 1993 dovrebbe essere per lui l’anno della consacrazione, tra l’altro viene affiancato al già Campione del Mondo 1990 Carlos Sainz, ma oltre ad avere una vettura poco competitiva si ritira spesso durante la stagione per incidente raccogliendo cosi pochi punti nella classifica mondiale, nonostante sia spesso più veloce del compagno ed ottenendo anche il terzo tempo in Portogallo.

La Lancia l’anno seguente si ritira dai Rally e cosi Aghini nel 1994 è costretto a partecipare solo saltuariamente al Campionato del Mondo Rally a bordo di una Toyota Celica, poi Corolla ed infine con Mitsubishi Lancer-Carisma per poi tornare a partecipare al Campionato Italiano Rally dove si laurea per ben due volte, nel 1998 e 1999 rispettivamente , campione di specialità. Continuerà a condurre in Italia  durante gli anni successivi  la Subaru Impreza WRC, la Celica e la Peugeot 206 WRC. Sara’ purtroppo nel Giugno del 2003, alla guida di quest’ultima vettura, che  durante il Rally del Salento perde la vita in un incidente il suo copilota Loris Roggia. Aghini risulterà quarto nella classifica finale del CIR su Subaru Impreza nel 2005.

Con la Peugeot 405 ha dato spettacolo

E’ sempre a bordo di una Impreza Sti che partecipa al Campionato Italiano Rally negli anni 2006, 2007 e 2008 dove alterna anche prove nel Campionato rally su terra e portando per la prima volta la Subaru Impreza Sti N14 alla sua prima vittoria in Italia nel Giugno del 2008. Tuttavia quell’anno durante una prova speciale del Rally del Ciocco, una spettatrice strattonata dal proprio cane cade da un poggio sulla strada mentre sopraggiunge l’incolpevole Aghini, perdendo la vita.

Partecipa al Rally Legend nel 2009 a bordo di una Lancia Delta HF Integrale con ottimi risultati ed a bordo di una Peugeot 207 S2000 conquista tre podi al Trofeo Italiano Terra. Prende poi parte , nel 2018, al Rally Tuscan Rewind a bordo di una Ford Fiesta R5 ritirandosi.

Invitato come Legend Star al Rally Legend di Madeira in Portogallo alla fine dello scorso Ottobre, viene invitato poi , su richiesta degli organizzatori, a partecipare alla gara.

E’ cosi che guidando una Lancia Delta HF Integrale del 1988 compie l’impresa ormai passata alla storia: vince la prima e la quinta prova, ritirandosi alla seconda, terza e sesta solo per guasti meccanici  e piazzandosi terzo alla quarta. Tra l’altro le vetture in gara sono anche imparagonabili in termini di tecnologia e prestazioni avendo venti anni e più di differenza tra loro, trattandosi appunto di una Lancia Delta HF Integrale del 1988 contro auto del 2018/2019 quali Subaru Impreza S14 WRC e Ford Fiesta WRC; eppure Aghini, in coppia con Cerrai, in due prove speciali li ha messi dietro tutti, perché un vero campione lo si è e soprattutto lo si rimane, a prescindere dall’età.

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