F.1 GP Ungheria Pelo e Contropelo: GP di Drogheria

HERIBERT STOHR

 

La butto lì, opinione personale tanto per creare scompiglio e discussioni. Se la RB è regolare io sono più bello di Brad Pitt. Illazioni? Dubbi? Una volta ero ad uno spettacolo di un mago e mi ha chiamato sul palco. Mi ha fatto uscire la Coca Cola dalle orecchie. Un trucco. Il trucco c’è ma non si vede! Io comunque ero bagnato e il pubblico ha applaudito. Anche in F1 il pubblico applaude e i media scrivono delle vittorie della RB e del fenomeno color arancione. Forse ci hanno preso in giro come il mondiale della Brawn GP che per un buco vero e un altro regolamentare vinse mondiale piloti e costruttori. Anche un paio di mondiali di Schummy hanno presentato dei dubbi. Le prove? Anche le prove si possono truccare, abbiamo due casi eclatanti nella storia.

Il genio di Newey, il talento di un olandese. Non ci siamo. Mi tengo i miei dubbi. Vanno pure di conserva per non dare troppo nell’occhio quando potrebbero doppiare il terzo. Anche il Checo che vince due gran premi a inizio anno lo fanno poi passare per un fermo con la camomilla per amplificare il solito. Venerdì ungherese : “No grip” urla l’olandese rimasto per radio. Recitazione. Cinema. Teatro. I GP del 2023  se sono drogati non c’è un antidoping alla macchina, dovrebbero smontarla in 10 mila pezzi.

Torna a guidare Ricciardo messo al posto di De Vries (vincitore in F.E. e F2) facendolo passare per scarso. Questo è il mondo nuovo del covid, dei cambiamenti climatici, delle guerre truccate, degli sport truccati, ricordate il grande ciclista Armstrong?

Prendiamo Biden, il presidente degli Stati Uniti d’America. Vi sembra a posto fisicamente e mentalmente? No. Eppure è in un posto delicatissimo con un potere immenso. Quante persone, come lui, sono in posti di responsabilità e non capiscono un’acca? Tanti.

Succede anche in F1. Lo sostengo da tempo. Io penso che se la Prema Racing gestisse le Ferrari F1 arriverebbero a podio di sicuro.

Tanto per cambiare, nuovo format delle prove ufficiali : Q1 gomme hard per tutti, Q2 medium, Q3 soft. Questo per risparmiare emissioni di C02 nell’aria togliendo 2 treni di gomme ad ogni team. Un successone. I piloti ringraziano, anche l’aria.  I top team sottovalutano la cosa e non provano le hard, così Russell resta fuori e altri fanno figuracce.

Hamilton in pole lo sentivo e gli avevo anche scritto di fare 3 soste per vincere : soft, medium, medium, soft. Perché? Perché il tracciato ha curve lente e medie e con gomme fresche si gira molto più forte di chi le ha stanche e in corsia box si perde poco tempo. E poi Mercedes andava piano, qui, con gomme hard. Non mi hanno dato retta. Russell e Perez partono con le dure, Sainz, Stroll, Gasly, Tsunoda con le morbide, tutti gli altri con le medie. Pronti via, a parità di gomma l’olandese rimasto parte meglio di Lewis che se avesse avuto le soft avrebbe mantenuto il comando, invece si fa infilare anche dalle due McLaren! Zhou (5°) parte malissimo, tampona Ricciardo che colpisce Ocon che si centra con Gasly. Le due Alpine fuori gara.

Daniel grida per radio “China is too close!” (la Cina è troppo vicina!). Al cinese vengono comminati 5 secondi di penalità (pochi) per aver combinato il caos. Perez passa Alonso dopo tre tentativi. 9° giro Albon monta le dure. Il giro dopo fanno lo stesso Stroll , Tsunoda e Bottas, ancora un giro e tocca a Zhou che sconta anche la penalità. Ancora qualche giro e quasi tutti si fissano nel montare le hard: Sargeant, Magnussen, Sainz, Hamilton, Hulkenberg, Norris, Leclerc in 9”7 e perde due posizioni, Piastri in 2” ma Norris gli passa davanti facendo un primo giro monstre. Ricciardo, Alonso, Verstappen ma al 24° giro Perez monta le medie perché era partito con le dure e ciò gli da un vantaggio.

29° giro mancava Russell che deve per forza montare le medie, ma tutti pensano alle due soste e non alle tre come me. Sia Perez che Russell sono i più veloci in pista. E allora Ricciardo vuole anche lui le gomme medie al 30° giro (ma ne mancano 40 al termine e non si fermerà più, perché?).

La classifica vede, il solito, Norris, Piastri, Hamilton, Perez, Sainz, Leclerc, Alonso, Stroll, Bottas. Seconda sosta e qui le strategie cambiano : Albon, Zhou, Hulkenberg, Bottas, Leclerc, Alonso, Sainz montano le dure, Perez, Piastri, Norris, Russell, Hamilton (dopo 33 giri!!!), il solito, le medie. Charles si becca pure 5 secondi di penalità per eccesso di velocità in pit lane ” Je veux les bosses avant l’entrée des stands !” (voglio i dossi prima dell’ingresso box!). Lewis passa Piastri che sembra stanco fisicamente e poi va a prendere Perez ma non agguanta il podio. Sargeant fa un testacoda e si ritira in pit lane.

1° l’olandese rimasto , giro più veloce in 1’20”5. 2° Norris perfetto a 33 secondi. 3° Perez. L’errore nelle prove del venerdì è da principiante in F4. 4° Hamilton, parte male e butta alle ortiche un giro magico del sabato, poi, secondo me, le hard non potevano funzionare e ci ha fatto sopra troppi giri; fa il secondo miglior tempo della gara in 1’21”6 molto più veloce di tutti gli altri, a dimostrazione di una strategia sbagliata. 5° Piastri, secondo dopo il via fa un gran stint ma poi crolla nel finale. 6° Russell, partito 18° con le dure ha la pazienza che ci vuole per rimontare senza strafare e conquista una bella posizione. 7° Leclerc, finiamola con il miglior tempo del venerdì che non conta nulla ma imbroglia le carte, non era competitivo.

8° Sainz, buona idea partire con le soft ma bisogna sfruttarle anche con gioco di squadra. 9° Alonso, bei tempi quando andava sempre a podio, un lontano ricordo, non può essere solo un problema di gomme. 10° Stroll, rischia le soft ma le cambia troppo presto poi fa gioco di squadra, primo dei doppiati. 11° Albon, ha il peggior tempo sul giro in gara ma ne ha battuto parecchi di rivali. 12° Bottas, sempre facile sorpassarlo, era partito 7°. 13° Ricciardo, tamponato alla prima curva, fa una buona prestazione dopo 7 mesi di stop. 14° Hulkenberg, all’inizio era 9° ma poi perde competitività. 15° Tsunoda, si è visto poco e non è andato bene. 16° Zhou, 5° tempo clamoroso in prova come clamoroso il suo via al rallentatore poi innesca pure un incidente multiplo. 17° Magnussen, ormai schiacciato dal compagno di squadra non azzecca una gara. 18° Sargeant  ritirato ma classificato a tre giri.

Ribadisco un concetto; chi è davanti può adottare strategie conservative, chi invece deve rincorrere deve adottare strategie d’attacco a costo di sacrificare una macchina. Mercedes e Ferrari fanno strategie prudenti e per me è incomprensibile.

Si parla sempre di aerodinamica, efficienza del fondo, strategie sulle gomme ma poco di assetto, e in questa pista il set up era molto importante, più della aerodinamica.

Ora si va nella pista più lunga del mondiale un mese prima rispetto ai consueti calendari: Spa Francorchamps.

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